Nella seduta di Consiglio comunale celebratasi ieri la maggioranza ha presentato una proposta sull’autonomia differenziata che non boccia la riforma del Governo e che apre al regionalismo differenziato su sanità, istruzione, sicurezza sul lavoro, fisco. Una proposta che non è stata capace di mettere in votazione per la resistenza dei nostri consiglieri comunali che hanno denunciato l’ennesimo tentativo di Raffaele Lettieri di forzare le norme regolamentari pur di far passare un deliberato che avrebbe fatto assai piacere al Governo Meloni.
“Ieri si è consumato un passaggio storico e politicamente significativo – dichiarano i segretari politici e i gruppi consiliari della coalizione – con uno spostamento a destra della maggioranza. Su un tema come l’autonomia differenziata, che riguarda la difesa della Costituzione e l’unità della Repubblica, l’amministrazione d’Errico ha esplicitato una posizione autenticamente leghista, che non boccia e non chiede di sospendere il disegno eversivo del Ministro Calderoli. Si è palesata, plasticamente, la natura conservatrice della maggioranza che, con un governo di destra, cerca un riposizionamento più coerente rispetto all’identità di gran parte dei consiglieri di maggioranza, storicamente militanti nell’area di destra-centro”.
“Sulla privatizzazione dei parchi, la loro chiusura anticipata, sul rapporto con il sindacato aziendale, sulla gestione clientelare del cimitero, sul destino del Munari e della scuola acerrana, su inceneritore e targhe alterne, sul Puc – aggiungono i segretari politici e i gruppi consiliari della coalizione X Acerra Unita – abbiamo ascoltato, ad un anno dall’esito elettorale, le solite difese di ufficio, con un Sindaco palesemente commissariato dal Presidente del Consiglio comunale”.
“L’assessore La Montagna, di cui l’opposizione ha chiesto le dimissioni – concludono i consiglieri di opposizione – è stata di fatto sfiduciata dal Presidente del Consiglio comunale che in aula le ha imposto di non parlare, dimostrando di non fidarsi troppo dell’assessore”.