La grave crisi del sistema di smaltimento rifiuti che ha colpito Napoli è stata per l’ennesima volta pagato dalla città di Acerra. A preannunciare l’intervento ci aveva pensato il governatore campano Vincenzo De Luca che a margine di una conferenza stampa aveva dichiarato che sta valutando “una deroga per quanto riguarda i conferimenti della spazzatura all’impianto di Acerra” al fine di tutelare il capoluogo. Della serie pesce grande mangia pesce piccolo.
Una seria minaccia per l’ambiente immediatamente denunciato dagli ambientalisti locali ai quali però ha risposto il sindaco di Lettieri ritenendo la loro azione una mera propaganda. Infatti, da viale della democrazia si fa trapelare l’irritazione che si sarebbe tramutata nella nota stampa che subito si apre con un attacco al gruppetto dinanzi all’impianto “ al fine di chiudere definitivamente ogni tentativo di strumentalizzazione demagogica e politica operata da chi si è limitato ad intervenire solo dopo che i vigili urbani del Comune di Acerra avevano già bloccato i compattatori all’ingresso dell’impianto di Acerra” continuando “il sindaco Raffaele Lettieri, precisa che proprio la Polizia municipale, intervenuta insieme ai Carabinieri, ha accertato che tali conferimenti erano di 200 tonnellate al giorno e per soli 3 giorni e che tali conferimenti in impianto sono autorizzati per legge, come previsto anche nel disposto della sentenza del Tar 6407/18, procedimento dove il Comune di Acerra era costituito contro la Regione, motivo per il quale non era dovuto informare il Comune di Acerra di tali attività comunque contestate dall’ente comunale, che ha partecipato alla riunione che si è svolta questa mattina alla presenza tra gli altri di Regione Campania, Città Metropolitana e Società Sapna.Ribadiamo che nelle ore di immediata crisi – inoltre – già martedì sera, 7 gennaio 2020, la Polizia municipale di Acerra insieme ai Carabinieri era sul posto per controllare le autorizzazioni degli autocompattatori in entrata.”
La palla infine viene buttata nel campo del ministero dell’ambiente che si è dimostrato assente nonostante le promesse del partito di maggioranza relativa che oggi lo esprime.
Sulla vicenda è intervenuto anche il vescovo Antonio Di Donna impegnato in una conferenza a Teano proprio sulla questione ambientale “Non tacere di fronte ad un vero dramma che già segna il presente e certamente segnerà il futuro delle nuove generazioni”. Proprio la diocesi nelle prossime settimane potrebbe portare i riflettori nazionali sul dramma ambientale che vive la città, non a caso voci di corridoio parlano di un grande incontro con una personalità vaticana in vista. Forse lì dove la politica è stata inerme ci può arrivare la chiesa.
Michele Paolella