“Solo la bellezza potrà far rinascere la nostra Acerra”

A distanza di quasi un anno dalle ultime elezioni comunali, abbiamo avuto occasione di intervistare il consigliere comunale  Carmela Auriemma, il primo  e unico esponente del M5S ad Acerra, per sottoporla a dei quesiti che toccano gli ultimi avvenimenti riguardanti la nostra città. Dalla scelta di accettare la candidatura del gruppo locale del M5S alle prime azioni presidente della commissione di vigilanza, dalla manovra di bilancio bocciata dal consiglio comunale alle questioni ambientali. Il giovane avvocato ambientalista ci spiega quali azioni ha intrapreso durante l’inizio del suo primo mandato da consigliere d’opposizione per riportare all’attenzione le tematiche che tutt’ora impediscono alla città di rialzarsi dal punto di vista sociale, economico, politico ed ambientale.

Quali motivazioni hanno spinto una giovane avvocato che ha sempre messo a disposizione la propria professionalità per cause ambientali a scendere in politica con il simbolo del MoVimento 5 stelle?

Ho sempre detto la mia fuori dalle istituzioni, nelle piazze, ho assunto posizioni forti ed ho difeso professionalmente le battaglie che ritenevo giuste ma quando ti viene data la possibilità di assumerti delle responsabilità, di metterci la faccia, è da vigliacchi tirarsi indietro. La problematica ambientale che vive da anni Acerra è stata senza dubbio l’input che mi ha spinta ad accettare la proposta del meetup di Acerra ma non è solo questo. Ho girato tantissimo, ho vissuto in diverse città, ma ho sempre avuto chiara l’idea che Acerra rappresenta le mie radici, qui vive la mia famiglia ed è la città di mio padre. Quando ho deciso di lasciare lo studio di Milano e una carriera ormai certa, ho aperto il mio studio e sono ritornata a vivere ad Acerra. Ho ritrovato un paese spento, svuotato, non c’era una comunità. Un’intera generazione, quella mia, è stata costretta ad andare via creando un vuoto, ciò unito ad un’amministrazione che non ha alcuna visione della città ha creato quello che è oggi sotto gli occhi di tutti. Ma ci sono semi di speranza piantati da alcuni cittadini e coraggiosi commercianti, che mi rincuorano, vorrei lavorare affinché queste realtà crescano

Durante la scorsa campagna elettorale ha spesso ribadito che Acerra ha bisogno di una rivoluzione culturale che tocchi tutti i rami della nostra vita. Ci può spiegare cosa intendeva?

Tutto parte da un concetto che cerco da tempo di promuovere: quello di bellezza che è qualcosa di diverso dal bello, concetto quest’ultimo che riguarda esclusivamente parametri estetici.
La rivoluzione culturale che tanto auspico per la mia Acerra parte dalla riscoperta di quella bellezza che è insita nell’essere umano ma che riscopri anche nella natura, nell’arte, nel cibo.
Perché non c’è niente come la bellezza in grado di attraversare i secoli, smuovere le coscienze, parlare un linguaggio universale nel tempo e nello spazio e farti sentire comunità.
Un concetto che i potenti hanno cercato di cancel
lare sostituendolo con quello di bello, e ciò perché il concetto di bellezza e strettamente collegato ad un altro concetto a me caro, quello di comunità. Ci hanno indotto a pensare che siamo un rifiuto per farci tollerare una discarica sotto casa, ci fanno credere che siamo soli, perché la comunità si organizza contro gli usurpatori. Una bellezza che porta ad un nuovo umanesimo che parte dagli ultimi, da chi vive ai margini di una società anestetizzata e che riscopre quei valori che assumono come epicentro l’uomo.
Perché tutto passa, l’unica cosa che resta
è lei: la bellezza.

Dopo un anno dalla sua prima esperienza da cittadino nelle istituzioni che idea si è fatta della gestione in generale degli enti locali?

Per quanto riguarda gli Enti Locali e nello specifico il Comune, dopo un anno posso dire che in Italia esiste un problema delicato che deve essere affrontato con serietà, quello dei controlli interni agli Enti Locali che normalmente viene affidato a pochi soggetti ed organi. In particolare, è il segretario comunale il quale dovrebbe garantire la conformità degli atti dell’Amministrazione alla legge, tuttavia il Segretario è legato al Sindaco da un rapporto fiduciario. Nel caso di Acerra poi arriviamo all’assurda situazione in cui il Segretario ha anche funzioni di gestione amministrativa e quindi abbiamo una coincidenza tra controllo e controllore e questo nei settori chiavi di un Comune quali ambiente, personale, SUAP e altri ancora. Io ritengo che sia inspiegabile che non ci sia stato ancora un intervento per risolvere questa imbarazzante situazione che dura ormai da tanti anni, anche su questo tema stiamo lavorando. Insomma, è evidente che i controlli interni in un ente locali molte volte sono solo sulla carta, al riguardo vorrei abbozzare una proposta di legge e magari, dopo un confronto anche con altri colleghi consiglieri comunali del Movimento, presentarla ai parlamentari del Movimento.

A proposito di controlli e organismo di controllo. Al suo primo mandato ha ottenuto la presidenza della commissione di vigilanza, su cosa ha lavorato in questi mesi?

Ho sempre ritenuto che non c’è bisogno di alcun ruolo per controllare l’attività dell’amministrazione, ma i colleghi dell’opposizione hanno riconosciuto questo ruolo a me ed io non me la sono sentita di tirarmi indietro. Stiamo lavorando da mesi sulla questione Tekra, il gestore del servizio d’igiene urbana. Si tratta di un contratto per il quale il Comune di Acerra paga svariati milioni di euro l’anno. Ma è sotto gli occhi di tutti che Acerra è una città sporca, che il servizio va a singhiozzi, non è stata realizzata la cd. tariffa puntale prevista dal capitolato e che porterebbe ad una riduzione dei costi del servizio e quindi un risparmio dei cittadini, dico di più, in questo anno di gestione la percentuale di racconta differenziata è scesa di molto. Ma le inadempienze rispetto al contratto sono tante altre. In tutto questo, l’Amministrazione risulta incapace di gestire e risolvere queste evidenti inadempienze. Ma colgo l’occasione per ribadire un concetto che già espressi all’indomani della mia nomina, io ritengo che bisogna sviluppare nuovi modelli di partecipazione democratica, dove il cittadino e le istituzioni collaborino nell’interesse della comunità, per questo dico che la commissione da me presieduta è della Città e, colgo l’occasione, per ribadire il mio invito a chiunque cittadino che abbia una questione, un argomento da voler approfondire, di segnalarmelo.

Il M5S ha presentato una manovra di bilancio da più di un milione d’euro; cosa prevedeva e qual è stata la reazione della maggioranza?

Infantile, arrogante. Così posso definire la reazione della maggioranza la quale dimostrò tutta la sua pochezza, credo fortemente che il 28 dicembre scorso fu una brutta pagina per la Città. Anche in quell’occasione, il Consiglio comunale fu utilizzato solo per mostrare tutta l’arroganza che caratterizza quest’amministrazione e per umiliare l’avversario politico, non capendo che così di schiaffeggia tutta la Città. Non è passata nessuna delle nostre proposte, tutte bocciate con ragioni altrettanto assurde oppure semplicemente dicendo “lo faremo noi”. Faccio un esempio, presentammo un emendamento riguardante il cd. Bike sharing, servizio diffuso in tantissime città europee e italiane, al riguardo il Sindaco sì limitò a dire che lo avrebbe fatto lui e che tale proposta fu presentata 15 anni fa da un attuale consigliere di maggioranza, beh mi sembra che siano passati 15 anni ma ad Acerra ancora non si è visto il bike sharing.

Negli scorsi giorni abbiamo assistito alla questione del gettone annullato ad un consigliere della maggioranza, ci può spiegare cosa è accaduto?

E’ successo che per la maggioranza di questa città essere presenti solo 10 minuti in commissioni a lavori conclusi, è da considerarsi effettiva partecipazione e quindi da diritto al gettone di presenza. Per me no. Ho quindi assunto una posizione forte ma che un presidente o meglio chi rappresenta in quel momento un’istituzione, non poteva eticamente non prendere e ciò non per i 18 euro ma per un discorso di dei colleghi presenti in commissioni dal primo momento, della la carica di consigliere che si ha e di rispetto dei cittadini che rappresentiamo. A differenza di quello che si è fatto passare, ho posto una questione che attiene al rispetto delle Istituzioni, invece si è ridotto tutto a quattro chiacchiere sui social e sui 18 euro oltre alla solita retorica dell’antipolitica. A chi sostiene che c’è bisogno di una modifica del regolamento per non riconosce il gettone ad un consigliere che è presente per soli dieci minuti in commissione, ripeto, a lavori chiusi, è solo un ipocrita.

L’inceneritore è una delle cause del deterioramento delle condizioni ambientali, l’anno scorso lei aveva parlato di dismissione dell’impianto, sarà possibile un giorno arrivare all’obbiettivo? Quale sistema per la gestione dei rifiuti potrebbe sostituir quello attuale?

Sarà possibile se lo si vorrà e si lavorerà per questo, l’inceneritore di Acerra non è solo una questione ambientale, rappresenta il fallimento di un sistema economico, un inganno giuridico. Ho sempre ripetuto e ribadisco che quell’impianto va chiuso, ed è questo l’orizzonte della nostra azione politica. A chi mi dice che è un’utopia, io rispondo riprendendo il concetto di utopia dello scrittore Eduardo Galeano il quale osservando l’allontanarsi dell’orizzonte ogni volta che ci si avvicina ad esso, si interroga “A cosa serve l’utopia? Serve proprio a questo: a camminare”. Noi camminiamo per quest’obiettivo.

Grazie mille per il suo tempo e buon lavoro!

 

Autore dell'articolo: L'Osservatore Acerrano

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