Ore bollenti per l’Amministrazione Lettieri. Questa volta a richiedere lo scioglimento del Consiglio Comunale della seconda città più grande per estensione territoriale della provincia di Napoli, è stato l’On. Antonio Del Monaco, membro della commissione parlamentare antimafia, che senza esitazio-ni ha chiesto, con una interrogazione a ri-sposta scritta indirizzata al Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e al Ministro degli Interni Luciana Lamorgese, di adotta-re con somma urgenza tutti i provvedimenti del caso e in particolar modo di verificare se sussistono le condizioni per lo sciogli-mento del consiglio comunale targato Let-tieri.
Un sistema ramificato che va avanti da troppo tempo e che non poteva non esse-re portato all’attenzione del Prefetto e dei Ministri competenti. Ripercorrendo la stra-da dell’illegalità, l’unica che continua a contraddistinguere alcuni politici affaristi della città di Pulcinella, salta fuori uno scenario da far venire la pelle d’oca. Eventi ed afferma-zioni riportate in alcune informative di reato che il Commis-sariato della Polizia di Stato di Acerra avrebbe inviato alla Procura della Repubblica di Nola durante e dopo le penulti-me elezioni comunali e che ha portato alla scoperta della pratica diffusa di una compravendita di voti ad Acerra. In effetti dalle conclusioni dell’informativa di reato emerge-rebbe chiaramente il condizionamento che la criminalità organizzata di Acerra ha esercitato nell’esito elettorale nei confronti di alcuni candidati poi risultati eletti.
In tale rela-zione si attesta inoltre, come solo l’intervento delle forze dell’ordine abbia evitato che la situazione degenerasse in episodi clamorosi, limitandosi i candidati alla compravendi-ta di voti (per circa 50 euro l’uno ovvero nei casi più impor-tanti con la promessa di un posto di lavoro) senza passare a vere e propri atti di intimidazione. Si è trattato in altre paro-le di un sapiente adattamento delle organizzazioni criminali che per condizionare l’esito elettorale hanno saputo adattarsi al contesto socio-economico.
Una indagine che ha visto condannare per voto di scambio, in pri-mo e secondo grado di giudizio, il marito di una cugi-na del Sindaco Lettieri, l’ex consigliere comunale Nicola Ricchiuti, esponente di spicco della lista civi-ca “Acerra è tua”, allora capeggiata dall’attuale Pre-sidente del Consiglio comunale Andrea Piatto. Ma non è finita. Il membro dell’antimafia parlamentare nel riportare i fatti avvenuti cita anche una vicenda giudiziaria inquietante finita su tutte le testate gior-nalistiche nazionali, fatto che ha spinto il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ad inviare gli ispet-tori ministeriali per far piena luce sulla sparizione dal Tribunale di Napoli dei fascicoli del processo di I grado sul voto di scambio ad Acerra. Intervento che ha fatto attivare in tempi record la Corte di Appello di Napoli che, grazie al lavoro certosino del legale delle parti civili Avv. Teresa Di Nuzzo, è riuscita a ricostruire l’intero fascicolo processuale consentendo di fatto alla giustizia di fare il proprio corso condannando il 4 novembre scorso a 10 mesi di reclusione per voto di scambio l’ex consigliere comunale di maggioranza di Acerra Nicola Ricchiuti, scongiurando la prescrizione tanto paventata.
Nell’attesa che la Procura di Nola faccia il proprio corso, sono le parole del membro dell’Antimafia parlamentare a rafforzare la speranza che Acerra possa essere liberata: “Cio che è successo ad Acerra -commenta il deputato pentastellato Del Monaco, non può passare inosservato. Abbiamo il dovere di tutelare la demo-crazia e di ripristinare la legalità ad Acerra.”
M. Messina. –A. Cannavacciuolo