Mancano circa sei mesi all’appuntamento elettorale che vedrà i cittadini campani chiamati alle urne per l’elezione del Governatore e il rinnovo dei membri dell’assise regionale. Un appuntamento che vede le forze politiche cittadine in cerca di una collocazione per poter essere determinanti ed esprimere un proprio nome.
Analizzando i principali partiti, il PD, che di recente ha rinnovato la sua segreteria, si trova a vivere l’ennesima condizione ondivaga con una parte che ammicca ad Italia Viva e l’altra in “ostaggio” delle mosse del Presidente del Consiglio Comunale. Inoltre il nodo De Luca rende la situazione ancora meno chiara.
Se si confermassero fondate le voci che vedono un passo indietro del governatore salernitano per cercare un accordo con i 5 Stelle rappresentati dal Ministro Sergio Costa come candidato presidente, l’ala dei deluchiani si troverebbe nella situazione di dover scegliere tra partito e corrente, portando all’ennesimo strappo interno. Al momento non ci sembra essere un nome locale con la forza tale da federare le varie anime.
Sul fronte 5 Stelle si trovano a vivere a livello regionale una divisione tra i possibilisti a un’alleanza col PD e gli oppositori guidati dalla consigliera regionale uscente Maria Muscarà. Motivo per cui continuano gli incontri sul territorio per decidere il come comportarsi. A livello locale quasi certamente uscirà almeno un nome che si proporrà alla lotteria sulla piattaforma Rousseau, anche se voci di corridoio dicono che dalla regione sia arrivata la proposta a uno dei candidabili per entrare a far parte di una lista civica collegata.
Intanto sul fronte destro, FDI si continua a muovere con l’intenzione di proporre un consigliere della maggioranza di Lettieri che durante le ultime europee ha fatto campagna per il partito. Eventualità vista anche come via di fuga per ricompattare il piccolo partito della Meloni lacerato tra le varie anime locali.
La Lega invece si muove tra il foro di Nola e Napoli alla ricerca di un candidato che potrebbe essere un usato sicuro del centrodestra anche se non capace di portare i voti sperati. Il giovane Giulio Stompanato in tal senso potrebbe essere un nome spendibile.
Altra voce insistente è quella che vede la consorte di un importantissimo rappresentante delle istituzioni locali candidata per portare voti a un consigliere regionale uscente di centrodestra. La voce attualmente molto flebile sembra trovare conferma tra i collaboratori più stretti. Solo il tempo lo dirà.
Intanto un dato certo è che Acerra da decenni non esprime un proprio cittadino nell’assise regionale, spesso per divisioni cittadine che portano a una dispersione di voti come accaduto nell’ultima tornata che ha visto ben 5 candidati locali. Riuscirà la città ad avere un suo rappresentante?
Michele Paolella