Questione liceo Munari, interviene Fratelli d’Italia

Sulla questione Liceo Munari interviene Fratelli d’Italia con Stefania Casoria ed il consigliere regionale Marco Nonno.

Per la dirigente acerrana Casoria “FdI non può restare inerme di fronte alla mortificazione della scuola ad Acerra. Un’amministrazione responsabile tutelerebbe le conquiste che con fatica i dirigenti scolastici sono riusciti ad ottenere sul territorio negli anni, insediando nuovi indirizzi formativi come il “Liceo Musicale” e il professionale “Gestione delle acque e risanamento ambientale” favorendo inoltre ed n ogni modo, l’ampliamento dell’offerta formativa ad Acerra. Sembra, invece che l’amministrazione D’Errico segua piuttosto, un orientamento che miri alla mortificazione del settore scolastico che ad Acerra meriterebbe un posto di rilievo, visto che i nostri giovani dovrebbero essere favoriti almeno nel diritto all’istruzione in una terra che offre loro poche di lavoro in un contesto sociale indubbiamente difficile. La scuola prima tutto!”

“Considero sciagurata la scelta di spostare dal comune di Acerra lo storico liceo musicale “Bruno Munari” divenuto nel corso degli anni un’eccellenza dell’offerta formativa napoletana”. Così in una nota il consigliere regionale della Campania Marco Nonno che ha aggiunto: “Quanto si sta verificando al Liceo Munari mette in risalto tutte le criticità dell’edilizia scolastica nell’area metropolitana di Napoli, con cantieri arenati e progetti dimenticati; a pochi mesi dall’inizio del nuovo anno scolastico stanno emergendo tutte le difficoltà. Mi risulta abbastanza difficile credere che due enti pubblici, il comune di Acerra e la Città metropolitana di Napoli – ha aggiunto l’esponente della destra napoletana – non si siano potuti coordinare per limitare al minimo il disagio per la numerosa platea scolastica della zona dell’hinterland napoletano”. “Una emergenza quella degli edifici scolastici che nei fatti investirà gli studenti con gravi complicazioni sulla formazione delle future classi” ha concluso Nonno.

Autore dell'articolo: L'Osservatore Acerrano

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