Perché la chiusura di una pizzeria è un dramma sociale?

L’annuncio da parte del maestro pizzaiolo Attilio Albachiara, due volte Campione del Mondo categoria “Pizza Napoletana S.T.G.”, di voler chiudere la storica pizzeria di corso Vittorio Emanuele II è un fulmine a ciel sereno che si abbatte sulla comunità. Non solo perché chiude un’eccellenza del territorio, ma perché chiude un punto di ritrovo per la comunità in un punto strategico della città che ormai si conferma sempre più come un cimitero di saracinesche chiuse.

Il motivo di questa drastica decisione è da ricercare nei disagi provocati dalla pista ciclabile alla viabilità cittadina di Acerra che, a loro volta, si stanno ripercuotendo in maniera molto grave sull’economia locale. L’opera è stata più volte nell’occhio della polemica, non solo da parte dei commercianti, ma addirittura dagli utenti della medesima che ne hanno denunciato le carenze e gli errori di progettazione.

Infatti, lungo il tragitto ogni 50 metri circa c’è uno stop o un ostacolo carrabile che ne impedisce una fruizione fluida e continua alla quale si aggiunge l’incuria nel posizionamento dei cordoli che coprendo i tombini lungo la strada ha provocato diversi allagamenti alle attività durante i giorni di pioggia torrenziale.

A questo per i commercianti si aggiunge la naturale perdita di posteggi per le auto che non è stata sopperita dalla creazione del parcheggio provvisorio nel cantiere della piscina comunale.

Il duro messaggio che il maestro Albachiara riassume l’amarezza di questa decisione, infatti nella sua invettiva afferma “Purtroppo, una politica politicante locale, bieca e incompetente, mi costringe ad abbandonare la mia terra e a guardare altrove. Mentre ad Acerra qualcuno continuerà indisturbato a fare babà a discapito della collettività, ignaro che il consenso dei cittadini non è illimitato, io preferisco guardare altrove”

Michele Paolella

Autore dell'articolo: Michele Paolella

Michele Paolella è un giornalista, scrittore e blogger napoletano nato a Maddaloni (CE) nel 1994. Iscritto alla facoltà di Giurisprudenza alla Parthenope di Napoli dopo aver conseguito la maturità classica all'Alfonso Maria de'Liguori. Da aprile 2018 è Direttore Editoriale de Il Pappecio - l'Osservatore Acerrano.

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