Osservando il dibattito politico cittadino spesso viene da chiedersi che fine abbia fatto Acerra. Quella che dovrebbe essere il fulcro di ogni ragionamento, di ogni finalità, resta un mezzo per figuranti in cerca di un posizionamento.L’agricoltura, la difesa del patrimonio culturale o la solidarietà, sono concetti spesso relegati a convegni o all’associazionismo, ma sempre più di rado alla funzione politica. Almenoché essi non siano visti come potenziali pacchetti di voti e a quel punto l’approccio cambia.
Nelle ultime settimane il consiglio comunale è stato chiamato in prima e seconda convocazione non per trattare di tematiche ma per discutere della decadenza o meno dell’esponete del PD Soriano. Quasi mille euro sborsati dalla comunità per rimanere nello status quo. O quasi.Quasi perché finalmente si è sbloccata la partita per la segreteria cittadina del PD con l’elezione al ruolo di Carmine Siracusa. Il nuovo che avanza. Anche se a detta di molti tale compito più che di segretario sembra quello di curatore fallimentare, viste le condizioni del PD ad Acerra, oltre che una sorta di premio di consolazione. Infatti, se veniva votata la decadenza del consigliere Soriano al suo posto entrava proprio Siracusa. Vabbè sono sicuramente malelingue e malpensanti.Tale situazione sicuramente ha giovato alla consigliera Montesarchio che, messa a posto la situazione interna del partito e non avendo figure scomode che potessero oscurarla nell’assise comunale, può tornare al suo compito. Bisogna ancora bene definire quale, infatti, potrebbe essere motivo d’imbarazzo il flirt tra il sindaco Lettieri e De Luca.
Ma di ogni difficoltà virtù e in un qua-dro così ondivago tutto può essere.Infatti, se passiamo sul fronte 5 stelle, il senatore Urraro, che prima delle politiche 2018 era chiacchierata una sua vicinanza al PD, dopo essere stato eletto coi grillini ha compiuto il salto con la Lega. A livello cittadino nulla cambia, infatti oltre ai convegni col sindaco non si rilevano attività importanti, anzi forse toglie dall’imbarazzo il gruppo locale che non deve o più giustificare comportamenti altrui. Però ciò porta scompiglio nella Lega cittadina che forse sblocca finalmente la situazione sul territorio con un suo referente.In questo quadro cubista, in cui per essere definito “uno che onora il proprio mandato”, basta poco, anzi nulla, il nuovo decennio che si aprirà a gennaio ci porterà tanto materiale. Purtroppo non alla Politica.
Mai come in questo momento storico è difficile immaginare un futuro per la nostra città. Le mutazioni che ha subito Acerra l’anno portata ad essere un agglomerato di case nella provincia di Napoli, fortemente legata ad un autoreferenzialità nei fatti vuota. Sicuramente il nostro popolo avrà un grande avvenire come dimostrato dalla cronaca, ma come comunità continuando in questa deriva saremmo solo mezzo e non fine.
Michele Paolella