Paisà – Un Angelo speciale

Scrivo poche righe per poter esprimere il mio sentimento di affetto ed amore. Per questo numero è abbastanza complicato redarre per un fratello dallo sguardo dolce ed espressivo. Non voglio ripetere le stesse frasi, le stesse formule, anche se dettate dal cuore, per non risultare monotono.

È vero che alcuni scritti provengono dal profondo animo, le parole più sincere sono le migliori, ma è altrettanto vero che ripetersi può trasformare il dettato con frasi fatte e farle sembrare meno sincere di quelle che in realtà sono. Angioletto ‘o Spaccaleno, giovane educato, laborioso, bonario con se stesso e con gli altri, dotato di sani principi. Non aveva nessun tipo di caos che si portava dentro, sempre disponibile e dal sorriso mai appassito. La sua routine non è mai diventata una prigione.

Si allontana dalle mura familiari desideroso di condividere il mondo intellettuale, proletario, artistico e soprattutto quel mondo dei suoi amici letterati e non, con i quali si tenne in contatto mediante riunioni in quella mitica “mansarda” di via Verdi in Acerra sempre aperta. Quel luogo ove lui partoriva la sua arte tramite una matita ed un bianco foglio, disegnando quella che sarebbe stata la futura generazione della comunità acerrana. Quante cene e quante risate, si suonava, si cantava, si beveva, si discuteva, rimanendo sempre nel perimetro della sobrietà. Erano momenti di gioia e felicità. Sovente succede di incontrare una persona per la prima volta e riconoscerla subito come “buona”, “speciale”, quasi fosse in essa una luminosità invisibile che solo la nostra anima riesce a percepire. È più facile riconoscere la “bontà” che definirla. Angelo era questo.

Non scriverò su aneddoti o dettagli di vita vissuta, sui social gli amici di sempre hanno espresso di tutto e di più. ‘O Spaccaleno è stato “felice” nella sua “semplicità”. Angiolè, ti voglio bene e te lo dico dedicandoti questo mio petito, sperando che ti arrivi dritto al cuore. Nel celeste sii felice per ogni sorriso che ti hanno fatto, per ogni carezza donatati, per ogni sguardo che ti ha fatto battere il cuore…hai mostrato alla comunità che…”sei esistito”… #appassiunatamente.

Il  Marchese

Autore dell'articolo: Vincenzo M. Pulcrano

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