Che la chiusura dell’azienda La Doria ad Acerra sia imminente,sembra ormai scontato e prossimo alla realizzazione.
Il disappunto manifestato durante le scorse settimane non è passato inosservato.
Nella giornata di oggi si terrà una manifestazione popolare che vedrà uniti i dipendenti della società con i cittadini sensibili alla causa per far si che vengano ascoltate le esigenze dei lavoratori in modo da avanzare la propria richiesta per scongiurare la delocalizzazione dell’attività produttiva fissata per il prossimo settembre.
Ad ora,nonostante l’attenzione riportata anche durante i consigli comunali e regionali,di svolgimenti positivi non se ne vedono e le prospettive non possono che essere negative.
I motivi che spingono i vertici a traslocare a Parma non sono del tutto chiari e spesso in contrasto con l’evidenza dei fatti.
È stato reso noto da alcuni consiglieri della regione Campania che nel 2016 la società La Doria ha prelevato 24 milioni di euro regionali destinati al finanziamento delle imprese che investono qui al Sud.
Una mossa ipocrita finalizzata a incassare soldi pubblici per poi investirli in un piano di dislocamento nei nostri territori e di potenziamento dei siti del Nord.
Un’impresa che raggiunge importanti fatturati con un’ottima produzione che trasloca dal Sud al Nord sembra una storia già vista che si ripete da più di 150 anni.
È vero che nell’Italia Settentrionale ci sono più agevolazioni su tutti i campi,ma è vero anche che se si porta avanti la linea del cresci e fuggi,soprattutto dopo aver avuto incentivi importanti per far crescere la propria produzione,le imprese leader su alcuni settori presenti al Sud diventano sempre meno e il lavoro nel Meridione diminuisce.
Probabilmente la società non farà passi indietro e le istituzioni non avranno armi per impedire questo dislocamento,ma ciò non toglie il fatto che i cittadini sensibili alla causa vogliono far sentire la propria voce, forse l’ultimo vero tentativo per farsi ascoltare.
La manifestazione avrà inizio oggi alle 17:30 in piazzale Calipari,da li i manifestanti,grazie ai pullman messi a disposizione da la Cartofonia,raggiungeranno lo stabilimento La Doria per dare inizio ad un presidio dalla durata incerta.
Christian Gargiulo