Nella mattinata di oggi ci sarà un nuovo processo che vedranno i fratelli Pellini protagonisti.
Questa volta il giudice del tribunale di Napoli non batterà il martelletto per condannare o meno i tre fratelli condannati, ma bensì si arriverà a decidere se restituire o confiscare i beni dal valore superiore ai 200 milioni di euro, comunque presi in custodia dopo la conclusione del processo “Carosello Ultimo Atto”.
I fratelli Cuono, Salvatore e Giovanni sono già stati condannati in via definitiva lo scorso 17 Maggio a sette anni di Reclusione con l’accusa di aver sversato rifiuti nei terreni agricoli e nei regi lagni.
Attualmente però non si trovano in carcere, infatti dopo appena dieci mesi di reclusione il giudice ha ricalcolato la pena alla luce dell’indulto del 2006 e disposto che i restanti 3 anni e mezzo di reclusione fossero scontati con una misura alternativa.
La scarcerazione è avvenuta proprio nel giorno della processione della via crucis che annualmente si ripete durante il Venerdì santo di ogni periodo pasquale.
Non a caso, la reazione ha scatenato l’indignazione degli ambientalisti e perfino del vescovo Di Donna, ovviamente schierato dalla parte di chi pretendeva giustizia e nel rispetto di tutte le vittime cadute in “una guerra dove a causare la rovina delle persone non ci sono le armi, ma soldi“.
Christian Gargiulo