Nell’ambito del progetto educativo dal titolo “EUROPA: l’identità e la globalizzazione”, 40 ragazzi coordinati dal prof. Libero De Cunzo, hanno realizzato una lettura fotografica sulla città di Acerra e il suo territorio per riflettere sull’identità locale come patrimonio culturale. “Una ricerca significativa e di notevole spessore” – come sostiene il Preside prof. Renato Bavarese, che rivela ancora una volta quanto sia importante il ruolo di un istituto d’ Arte come il “Munari” in una realtà non certo facile come quella di Acerra dove i problemi sociali, ambientali e le sofferenze continue, date da una dimensione perversa di un hinterland troppo spesso preda dell’illegalità.
E’ fondamentale il nostro ruolo di educatori e formatori, per rileggere e diffondere i valori storici, culturali di cui è ricca la nostra terra; non solo patria di Pulcinella, al quale siamo certamente affezionati in particolare riferendoci alle sue origini Atellane, ma sito vissuto fin dall’antichità dalle popolazioni Osche, poi dagli Etruschi e dai Romani, noto nel medio Evo e sviluppatosi fino alla metà dell’800 entro una cinta muraria oramai di difficile lettura. Ricerca, condotta dagli allievi delle classi IV e V ( sez. fotografia e grafica pubblicitaria).
Per questo impegno i ragazzi del Munari hanno prima affrontato la conoscenza della storia per poi approfondire gli aspetti paesaggistici, anche attraverso un’analisi cartografica su varie scale un’impostazione metodologica in linea con le ricerche sull’identità dei luoghi dei fotografi di paesaggi che ha visto sviluppare l’impegno di autori del panorama artistico internazionale.
Sono state selezionate, assieme agli allievi, per questa mostra a Lisbona, 52 immagini in bianco e nero e a colori ordinate in sequenza in maniera da identificare diverse sezioni: il paesaggio, le tradizioni, il centro storico ed il centro abitato, la GENTE. Appuntamento il 7-8-9 aprile 2020 a Lisbona.
Vincenzo M. Pulcrano