Sì chiama Mohamed Moujja, è nato in Marocco, esattamente a Luled, ha 29 anni, sposato con Maria, un figlioletto di 3 anni ed un altro in arrivo. Lavora a via Duomo, è pizzaiolo presso “C’è pizza per te” di Gaetano D’Azzo, commerciante napoletano radicato in città. Mohamed lascia il suo paese giovincello, con poche intime cose ed uno zainetto, per tentare la fortuna ed aiutare la famiglia in Marocco.
Arriva in Spagna, ma di quel calore europeo che aveva sentito tanto parlare, non lo riconosce in quella terra di corride e nacchere, anche se bagnata dal Mediterraneo. Nel 2007, incontra in terra madrilena per vacanze, alcuni ragazzi acerrani che si innamorano di quel giovane marocchino e lo portano nella patria di Pulcinella.
È un ragazzo meraviglioso, educato e disponibile. Ha sempre stampato sul viso il suo sorriso, parla bene l’italiano ed è l’orgoglio del suo datore di lavoro. Dal suo primo insediamento in città, ha sempre manifestato la volontà di instaurare un dialogo con la comunità ospitante e confermare la voglia di essere riconosciuto non solo come lavoratore e consumatore, ma anche come persona, con la propria cultura, storia, religione e tradizione. Ha trovato negli acerrani una comunità che non si è isolata, non privando in tal modo i vantaggi a nuove aperture, contribuendo allo sviluppo sociale ed individuale che Mohamed ha goduto.
Ha iniziato dalla gavetta, inserendosi in punta di piedi; in città non ha trovato povertà di anime, nè esclusioni e discriminazioni, elementi che rischiavano di minare la pratica del dialogo culturale, ma ha trovato l’acerrano maturo, preparato e con la capacità dell’integrazione per ogni individuo.
Attraverso questo giornale, caro Mohamed, ti diamo il benvenuto…sei un bravo e “speciale” ragazzo.
…appassiunatamente chest’è …il Marchese