“Nella giornata di oggi è stato raggiunto l’accordo quadro per il rilancio della Divisione Aerostrutture di Leonardo One Company, pesantemente impattata dalla pandemia Covid-19 a fronte della drastica riduzione del trasporto aereo civile, tra l’azienda e il coordinamento nazionale di Fim, Fiom, Uilm.
L’accordo vede esplicitato in maniera dettagliata il percorso che l’azienda ha dichiarato di voler metter in atto per gli anni 2022/2025, illustrato anche negli ultimi incontri nel mese di gennaio, unitamente alla conferma della centralità della Divisione Aerostrutture nel piano industriale di Leonardo One Company.
Vengono definiti gli incrementi dei carichi di lavoro anno per anno per tutti gli stabilimenti, insieme agli investimenti strutturali, le iniziative commerciali per le possibili nuove commesse su cui Leonardo è impegnata nelle varie offerte presenti sul mercato, e l’impegno a salvaguardare le aziende fornitrici dell’indotto.Inoltre è stata definita tra le parti per l’anno 2022 la gestione della cassa integrazione ordinaria, l’ammortizzatore sociale che l’azienda aveva richiesto per tutti gli stabilimenti del Mezzogiorno, garantendo per le lavoratrici e i lavoratori della Divisione il minore impatto economico possibile, contemporaneamente alla maturazione di tutti i ratei previsti dagli accordi nazionali e di Gruppo e salvaguardando contestualmente l’impianto del premio di risultato per il 2022″.
Lo dichiarano in una nota congiunta Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil e Claudio Gonzato, coordinatore nazionale Aerospazio per la Fiom-Cgil”Nonostante il perdurare della fase pandemica che ancora persiste, si è definito un buon accordo – aggiungono Re David e Gonzato – dopo un lungo percorso che ha visto il lavoratori di Leonardo protagonisti con iniziative di lotta, per ribadire la centralità delle attività produttive per il settore civile del trasporto aereo, e la salvaguardia della filiera produttiva per tutto il Mezzogiorno.
Il Covid-19 non ferma la contrattazione dentro Leonardo, nonostante il permanere della crisi del comparto del trasporto aereo civile, gettando le basi per agganciare la ripresa quando la stessa si realizzerà, ma soprattutto con una Divisione che dal punto di vista industriale innova i processi e aumenta le potenzialità per una diversificazione delle attività nel settore. Ora serve attraverso i tavoli di confronto nazionali e locali monitorare l’applicazione di quanto definito, al fine di consolidare e incrementare tutti i siti del Mezzogiorno sia dal punto di vista industriale e sia occupazionale, concludono”.
Ufficio stampa Fiom-Cgil