La criminalità continua a sparare

Ritorna il terrore tra gli esercenti per la recente ondata di atti predatori, l’ultimo atto si è verificato sul tardi di mercoledì  22 gennaio all’altezza di corso Italia. L’intensificarsi di tali atti criminali ha aperto nuovamente il tema della sicurezza che non più tardi di dodici mesi fa produsse un consiglio comunale straordinario che si concluse in un nulla di fatto.

Proprio questo sta portando ad un aggravarsi nella già precaria situazione dell’economia cittadina. Infatti, compiendo un rapido confronto con l’anno passato, la desertificazione commerciale ha avuto un accelerata interessando nuove aree finora ancora ritenute sicure e di passaggio.

Proprio questo ha portato ad un intensificarsi anche della compravendita di stupefacenti trasformando piazze storiche in mercati a cielo aperto della droga, anche se in questo va dato atto dell’intensa attività di repressione del dirigente della PS Galante.

Sul fronte comunale, la parvenza di sicurezza che dovevano dare le automobili della polizia municipale dislocate sul territorio, hanno in realtà prodotto l’effetto contrario; infatti il loro compito più che indirizzato ad un aumento generale della sicurezza, sembra indirizzato a ringalluzzire le casse dell’ente, riducendo l’intera attività a quella di “esattori della strada”.

Tale clima di paura e sfiducia non fa che aumentare l’isolamento sociale che ormai ad Acerra si è sostituito alla comunità. Purtroppo del protocollo di venti mesi fa si sono perse le tracce, così come ogni intervento successivo si sono rivelati inutili e dannosi, e sotto l’inerzia assordante delle istituzioni si è tornati a risentire i colpi di pistola in pieno centro abitato.

Mi.Pa.

Autore dell'articolo: Michele Paolella

Michele Paolella è un giornalista, scrittore e blogger napoletano nato a Maddaloni (CE) nel 1994. Iscritto alla facoltà di Giurisprudenza alla Parthenope di Napoli dopo aver conseguito la maturità classica all'Alfonso Maria de'Liguori. Da aprile 2018 è Direttore Editoriale de Il Pappecio - l'Osservatore Acerrano.

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