Il protagonista della rubrica dedicata all’arte locale di questo mese è il maestro scultore “Michele De Chiara”.
- Maestro De Chiara come ha origine il suo percorso formativo?
Il mio percorso formativo nasce fin dall’infanzia quando era già forte in me il desiderio di disegnare ciò che mi circondava…. Spesso mi divertiva reinventare finali diversi dei cartoni animati ridisegnandone i personaggi, cambiando le scene assecondando così la mia creatività.
- Lei ha frequentato l’accademia di belle arti di Napoli,giusto? A Napoli ci sono stati maestri che l’hanno influenzata dal punto di vista artistico?
Il percorso accademico è stato breve, infatti,in un primo momento mi iscrissi al corso di scenografia convinto di fare la scelta giusta fino a quando scoprii che riuscivo ad esprimermi meglio attraverso la modellazione di materie plastiche.
Riuscivo a plasmare e creare dal nulla tutto ciò che immaginavo…ecco che iniziai a prendere atto di quale fosse la mia strada…
- Da cosa nasce il Suo amore per la scultura?
Pur conoscendo le tecniche spesso mi faccio guidare dalle emozioni e dall’istinto nel realizzare le mie opere…
Alle volte mi capita di osservare pezzi di argilla appena tagliati per diversi minuti ma quando vi appoggio sopra le Mani è proprio in quel preciso momento che inizia la magia del Creare mentre il tempo si ferma….è da questo che sento di amare la scultura o per meglio dire il mio è un amore nei confronti delle ‘materie plastiche’ con le quali riesco a plasmare idee e realizzare figure ed opere che suscitino emozioni…
- Quali sono i materiali e le tecniche che adopera maggiormente per la realizzazione delle sue opere?
Essendo un ceramista scultore le materie che uso sono le terre plastiche :argille, terraglie e terre refrattarie ….
- Come è nato il Suo legame con la Maschera più famosa al mondo,Pulcinella?
Il mio legame con la maschera di Pulcinella non so quando sia iniziato ma posso dire che non mi abbandonerà mai… ho un legame forte con la città e le sue tradizioni e Pulcinella è un suo figlio. Figlio di questa terra da tutti deriso e schernito ma io,come un padre mi sono sentito in dovere di accogliere la sua anima,la sua essenza che custodisco con orgoglio,lo proteggo e lo presento al mondo attraverso le mie opere. Pulcinella vive in me.
- Cosa vuole raccontare attraverso la sua Arte e le Sue sculture?
Atteaverso le mie opere racconto il mondo che mi circonda cercando sempre di cogliere le emozioni più belle…
Con le sculture che rappresentano Pulcinella l’intento è quello di raccontare storie,ma ripeto,raccontare soprattutto emozioni umane.
- L’artista ha una missione da compiere. Qual è la sua missione?
Io non ho pianificato missioni da compiere come artista ma ciò nonostante è la missione ad aver scelto me. Il mio Pulcinella racconta storie. Pulcinella è un uomo che è esistito. Non è una fantasia di qualche abile narratore o una semplice maschera di carnevale come di recente mi è capitato di sentire. Ecco che la missione si presenta a me…. : non voglio che il termine Pulcinella venga usato come appellativo per identificare qualcuno con atteggiamenti buffi, ridicoli, goffi o ignoranti… ma voglio far sì che le persone associno al nome Pulcinella l’ideale di un uomo semplice che è nato e vissuto in questa terra… diventando poi cittadino del mondo attraverso la commedia dell’arte.
Inizialmente ero alla ricerca di un Pulcinella che potesse raccogliere la mia visione e sostenere in maniera esplicita la mia missione ma non è stato facile riuscire in questo intento,infatti,ideare un Pulcinella che mi rappresentasse è risultato piuttosto impegnativo,questo perché la sua immagine è stata da tempo sdoganata in tutto il mondo e in tutte le “salse”,non ho mai trovato nessuno che riuscisse ad esprimere le sue ‘EMOZIONI DI UOMO’,emozioni che io voglio raccontare e trasmettere …. Ecco! che invece di pensare a qualcosa di innovativo faccio un passo indietro e inizio a pensare alle sue origini, al legame con la sua e mia terra…..
La parola terra mi riporta alla mia materia… io sono un ceramista e le terre sono la mia materia…da qui nasce il mio pulcinella,frutto di una attenta e accurato studio che parte già da una determinata scelta dei materiali,in effetti il mio è un pulcinella NON dipinto. I suoi colori sono dati dalle naturali caratteristiche delle terre che gli danno vita. Argilla rossa (terracotta) il cui colore simula quello della pelle; la terraglia il cui colore bianco naturale simula le vesti del personaggio,infine la terra nera che ovviamente appartiene alla maschera. Terre che subiscono un trattamento termico mediante forno di 1000 gradi per 24 ore per avere le fattezze e i colori desiderati. Ed è attraverso questi procedimenti che vedo nascere i miei Pulcinella che chiamo “anime di terracotta” poiché ogni personaggio racconta una propria storia. Attraverso Pulcinella io riesco a raccontare anche me stesso. In fondo io mi sento un pulcinella.
- Sta lavorando a qualche progetto futuro per la città di Acerra che la vedrà protagonista ?
Dopo i diversi eventi che mi hanno visto protagonista in città, come la vetrina del negozio Curiosità,una vetrina allestita con le mie opere,curata e suggerita da Aniello Passaro(vicepresidente del Centro Cultura Acerra Nostra)ha suscitato un tale clamore mediatico tanto da far sì che una delle mie opere arrivasse nelle mani del Presidente della Repubblica.
Con immenso orgoglio mi sono successivamente riproposto con l’evento “l’artigiano in piazza affidandomi nuovamente alle sapienti mani organizzatrici di Aniello Passaro,dove la mia passione, umiltà e professionalità hanno fatto il resto…. Pochi giorni fa ho ricevuto un invito di partecipazione allestendo una personale esposizione di sculture al Festival del Sud nell’isola di Procida,capitale della cultura 2022 , in qualità di eccellenza campana nel campo artigianale artistico. Un’ esperienza notevole e gratificante. Con umiltà ho dato sfoggio del mio lavoro e con passione ho raccontato il legame con la mia acerranità. Per due giorni Pulcinella si è raccontato a Procida. Io non cerco onori né gloria desidero semplicemente essere come Pulcinella, vivere senza padroni e come Lui, attraverso la mia arte vorrei non morire mai!
- Di recente l’abbiamo vista collaborare con alcuni alunni del Liceo Alfonso Maria de Liguori di Acerra per il PON di quest’anno scolastico. Come è stata quest’esperienza? Come è riuscito a coinvolgere i ragazzi?
Questa esperienza è stata possibile grazie all’intuizione del Preside Giovanni La Montagna,il quale è apparso piacevolmente colpito dalla narrazione del legame che ho con il territorio ed ha ritenuto che il mio vivere da artista innamorato potesse essere un’ opportunità per i suoi allievi,facendo conoscere loro un artista acerrano che si emoziona nel creare emozioni.
Durante ogni incontro,che sia con una o con 300 persone alla volta, mi sono reso conto che parlare della mia terra,del mio legame con il territorio e di come nascono le mie ‘Anime di Terracotta’ mi arricchisce sempre di più,attraverso la mia arte ho trovato un modo originale di interfacciarmi con le nuove generazioni,il mio compito è quello di riuscire nel far scoccare la scintilla in loro suscitando fascino e curiosità per la materia,sulla storia e sulle tradizioni acerrane.
- Il museo di Pulcinella e della civiltà contadina di Acerra ospita alcune delle Sue tante sculture da poter ammirare. Secondo il suo punto di vista, cos’è che mancherebbe ancora al Museo per valorizzarne maggiormente la struttura e non vanificare il lavoro dei Soci del Centro di cultura Acerra Nostra che costituiscono l’anima di esso?
Oggi al museo non manca nulla,ha un grande potenziale a livello artistico-culturale perché ospita tante opere di qualità ed è gestito da persone altamente qualificate per poter essere riconosciuto in campo nazionale e perché no anche oltre!… Nella persona del direttore Tommaso Esposito(direttore museale), Giusy Fatigati (Presidente Acerra Nostra)ed il lungimirante Aniello Passaro (Vicepresidente di Acerra Nostra)dobbiamo un immenso grazie per il loro instancabile operato.Un doveroso ringraziamento va anche a tutti i membri dell’associazione culturale Acerra Nostra,è da loro che possiamo a giusta ragione sperare in una maggiore visibilità grazie ai diversi progetti che sono in cantiere… progetti che mi vedono coinvolto in prima persona in qualità di artista scultore e attore, infatti interpreterò per i bambini un Pulcinella narratore ….
Come vede Pulcinella è sempre presente in me!
- Sappiamo che Lei è dedito anche ad un’altra forma d’Arte, quella della recitazione teatrale. Chi ha interpretato nel suo ultimo ruolo? Dove e quando sarà possibile guardarLa recitare nel prossimo prossimo spettacolo teatrale?
Siiii … amo ogni forma d’arte che mi permette di suscitare emozioni e il teatro è una di queste. L’arte della recitazione è entrata nella mia vita per gioco ma per restarci in pianta stabile! Di questo ringrazio l’attrice regista Maria Crimaldi con cui ancora collaboro,donna vulcanica e sensibilmente attenta nel riuscire a saper cogliere il talento nelle persone. Il mio ultimo lavoro mi ha visto vestire i panni di un virile parrucchiere che corteggia la protagonista “asola” …Nel corso della storia il mio personaggio muta diventando poi un gay fortemente attratto dal protagonista “bottone”, personaggio che ha suscitato grande divertimento nel pubblico,facendomi guadagnare il loro affetto.
Nei prossimi mesi interpreterò diversi personaggi in commedie e varietà. Anche la televisione ci ha aperto le sue porte presto andranno in onda 4 puntate di uno spettacolo cabarettistico intitolato: “Quando uno piglia e vuole fare la televisione”.
- Scultura e recitazione. Maestro, lei dedica completamente se stesso a due tipologie di Arti differenti. Esiste a suo dire un filo conduttore che possa legarle entrambe, se sì, quali attinenze trova tra esse?
Ogni forma d’arte nasce per esprimere e raccontare determinate emozioni e sono convinto che tutte le Arti siano fortemente legate tra loro. Io mi ritengo un pazzo. Sí dico bene, un pazzo… in un mondo dove tutti sono alla ricerca di un posto fisso … io ho scelto di vivere della mia Arte .E sono un pazzo per coloro che vedono l’arte come un qualcosa da fare per hobby, a tempo perso. Voglio e vivo d’arte. Io sono sempre alla ricerca di emozioni. E chiedo scusa se mi ripeto “io amo emozionare emozionandomi”.
di Maria Giovanna De Sena