Il 27 gennaio si celebra il Giorno della Memoria, ricorrenza internazionale per commemorare le vittime dell’Olocausto. Tra le tante persone e personaggi che hanno lasciato il segno e hanno il diritto di essere ricordati, non può mancare quello di Mons. GennaroVerolino, prelato acerrano che si è ben distinto nella lotta all’olocausto.
Nato a Napoli il 3 novembre del 1906, Mons. Verolino trascorse la sua infanzia ad Acerra, città natale di sua mamma: qui frequentò il seminario e in seguito seguì gli studi teologici a Napoli presso la facoltà dei Gesuiti. Successivamente fu inviato a Roma dove conseguì la laurea “in utroque iure”, termine latino che significa “nell’uno e nell’altro”. Questa locuzione veniva usata dalle università europee per indicare i laureati in diritto civile e diritto canonico.
In quel periodo, in piena seconda guerra mondiale, Mons. Verolino, mettendo a rischio la propria vita, si distinse per aver salvato da morte certa oltre 30000 ebrei. Infatti, a quel tempo, Hitler e le truppe naziste, occupando l’Ungheria, avevano deciso di attuare l’ eliminazione di massa degli ebrei deportandoli nei campi di concentramento.
Il futuro arcivescovo riuscì a metterli sotto protezione diplomatica procurando loro dei passaporti falsi.
Il 5 settembre 1951 Papa Pio XII lo nominò arcivescovo titolare di Corinto e nunzio apostolico in El Salvador e in Guatemala, e il 7 ottobre venne consacrato vescovo . Il 15 febbraio 1957 divenne nunzio apostolico in Costa Rica e il 2 marzo 1963 segretario della Sacra Congregazione del Cerimoniale.
Per l’attività svolta a Budapest a favore degli ebrei, ha ricevuto nel 1994 un riconoscimento dal governo ungherese e nel 2004, in Vaticano, ricevette il premio Per Anger.
Nel 2007 è stato ufficialmente insignito del titolo di “Giusto tra le Nazioni”.
Anche il comune di Acerra nel 2005, in segno di riconoscenza, ha consegnato ai familiari di mons. Verolino la medaglia d’oro della città dedicandogli anche un tratto di strada, ex Via Duomo.
Nel luglio del 2008 il suo nome è stato inciso sulla “Pietra dei Giusti” nella sinagoga di Budapest.
Nel settembre 2010, a Budapest, gli è stata intitolata una scuola per bambini disabili, alla presenza dell’allora vescovo di Acerra, Mons. Giovanni Rinaldi.
Mori a Roma il 17 novembre del 2005 alla veneranda età di 99 anni e dal 2007 è sepolto nella cappella dei vescovi del cimitero di Acerra.
di Giuseppe Russo