Il consigliere “rinviatore”

La Commissione Consiliare che da inizio consiliatura ha avuto l’andamento più mutevole è sicuramente Politiche Sociali e del Lavoro presieduta dal consigliere di maggioranza Antonio Laudando. Se in una prima fase faceva concorrenza, in quanto numero di convocazioni, al consigliere Tufano, portando tra l’altro all’ordine del giorno argomenti “essenziali” come “Lettera da inviare alla Prof. Di Blasio” o “Programmazione attività sportive settembre 2018/maggio 2019”, da un certo momento in poi se ne sono perse le traccia così come l’avanzamento di tutte le proposte poste in essere.

Ed è un vero peccato se si pensa all’importante della Commissione che dovrebbe affrontare tematiche essenziali per la città come la dispersione scolastica, le gravi crisi lavorative in atto sul territorio, lo sport messo in difficoltà dalla situazione delle strutture o il contrasto alla violenza di genere. Quest’ultima tematica poi che l’ha reso protagonista del Consiglio Comunale d’inizio dicembre dove, con una decisione che è sembrata togliere le castagne dal fuoco della maggioranza che altrimenti avrebbe dovuto approvare o respingere la mozione promosso dalla consigliera del MoVimento 5 Stelle Carmela Auriemma, ha proposto il rinvio nella sua commissione, attualmente fantasma.

In questo modo di fare c’è una riflessione che viene spontanea, infatti, parrebbe che il ruolo del consigliere Laudando nel copione della maggioranza sia quello del “rinviatore” tematico. Clamoroso fu quello durante il consiglio del 4 marzo 2017. Dopo la protesta degli studenti del De’Liguori che pochi giorni prima avevano invaso la sala consiliare gridando la propria rabbia contro un’amministrazione che non aveva promosso atti a salvaguardia della salute pubblica, ci fu da parte del sindaco la lettura di una lettera di risposta che scontento fortemente i rappresentanti degli studenti presenti che iniziarono nuovamente ad urlare. A quel punto clamorosamente se ne uscì il consigliere Laudando che propose di mettere a votazione la lettera. La cosa assurda è che veramente fu messa a votazione come atto d’indirizzo ed approvata tra lo sbigottimento dei presenti.

Se si pensa alla sua rappresentanza politica ad inizio della passata legislatura confrontadola con l’attuale, viene l’amaro in bocca pensando alla sua trasformazione. Soprattutto sul tema del rispetto delle istituzioni. Fu lui insieme agli ex consiglieri Crimaldi ed Esposito a presentare un esposto che poi portò all’indagine per peculato verso 7 persone dell’allora maggioranza e giunta Lettieri. Una redenzione al contrario sul viale della maggioranza. Che peccato.

Michele Paolella

Autore dell'articolo: Michele Paolella

Michele Paolella è un giornalista, scrittore e blogger napoletano nato a Maddaloni (CE) nel 1994. Iscritto alla facoltà di Giurisprudenza alla Parthenope di Napoli dopo aver conseguito la maturità classica all'Alfonso Maria de'Liguori. Da aprile 2018 è Direttore Editoriale de Il Pappecio - l'Osservatore Acerrano.

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