HO VISTO UN RE: Le tre volte di MARADONA ad ACERRA

Per ben tre volte Diego Armando Maradona è venuto ad Acerra, grazie alla storica amicizia con il compagno di squadra acerrano Pietro Puzone e con il capo ultrà Pasquale D’Angelo.

La prima volta fu nel novembre 1984, il primo anno a Napoli, un lunedì successivo alla vittoria dei partenopei sul Torino, in un pomeriggio d’inverno freddo e piovoso, per una partita amichevole di beneficenza allo stadio Comunale, per la raccolta fondi a favore di un bambino acerrano che doveva subire un delicato intervento chirurgico. Ricordo lo stadio stracolmo fino all’inverosimile fin dalle prime ore del mattino, la partita giocata in un campo ridotto ad una piscina melmosa e il Pibe de Oro che giocò quasi tutta la gara con passione e grinta da finale mondiale.

La seconda volta fu nel marzo 1987, l’anno del primo scudetto azzurro, al concerto di Enzo Avitabile nel Palatenda che sorgeva nel parcheggio dell’attuale casa comunale. Era una domenica sera e il fuoriclasse argentino era reduce dal pareggio per 1 a 1 contro la Sampdoria al San Paolo, dove realizzò uno dei suoi gol impossibili con un colpo di testa rasoterra, ferendosi anche al capo e medicato con qualche punto di sutura. Partecipò all’intero concerto, con il cerotto sulla fronte, cantando e ballando con il musicista partenopeo sulle note di Soul Express e Sos brother.

La terza e ultima volta fu nel settembre del 2005, in occasione del suo primo ritorno a Napoli dopo la fuga notturna del 1991, ospite nel concerto di Nino D’Angelo, nell’area mercato giardino dove ora è in costruzione la piscina comunale. Accompagnato dal giornalista Ivan Zazzaroni, fece irruzione a metà concerto per salutare gli acerrani che fin dalle prime ore del pomeriggio erano in attesa. E lui rimase per più di un’ora a scattare foto e stringere mani. Ovviamente, tutte e tre le volte io c’ero, per fare una foto, per un autografo o, da modesto cronista di provincia, per strappare una breve dichiarazione in esclusiva. E fu proprio in una di quelle occasioni che un amico scomparso che lavorava alla Prefettura di Napoli mi regalò una fotocopia della carta d’identità del calciatore più forte di tutti i tempi, che ancora oggi conservo con cura. Dopo tanti anni lo posso dire: ho visto un re, senza corona ma con un pallone, capace di dare emozioni anche con la sua semplice presenza.

di Rosario Aversano

amichevole di beneficenza all’ex stadio dell’Acerrana
concerto evento di Nino D’Angelo ad Acerra
Carta d’Identità di Diego Armando MAradona
Concerto evento di Nino D’Angelo ad Acerra
Concerto evento di Enzo Avitabile e Nino D’Angelo

Autore dell'articolo: Rosario Aversano

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