Edilizia libera, cambi d’uso e sottotetti, come funziona il Salva Casa in Campania

La Regione diffonde una circolare con le indicazioni pratiche per gli interventi sul territorio regionale.

È stata pubblicata la circolare applicativa del Salva Casa Campania.
La circolare è arrivata nello stesso giorno in cui il Governo ha diffuso le prime indicazioni delle tanto attese linee guida nazionali sul Salva Casa.
Con la circolare sul Salva Casa Campania, la Regione chiarisce quali aspetti della norma sono immediatamente applicabili sul territorio e in quali casi bisogna fare riferimento alle leggi regionali.

Salva Casa, le norme direttamente applicabili in Campania

La circolare precisa che alcune disposizioni del Decreto Salva Casa si applicano direttamente sul territorio regionale perché introducono norme di principio innovative su fattispecie non previste dalla legislazione regionale. Si tratta delle norme in materia di edilizia libera, stato legittimo degli immobili, agibilità, interventi eseguiti senza permesso di costruire o Scia, in totale difformità o con variazioni essenziali, parziali difformità, tolleranze costruttive, accertamento di conformità.

Salva Casa Campania e recupero dei sottotetti

La circolare specifica che il Decreto Salva Casa rinvia alla legge regionale la definizione delle variazioni essenziali al progetto approvato e annuncia l’adozione di un provvedimento ad-hoc.

Sul recupero dei sottotetti, la circolare precisa che la normativa regionale risulta più favorevole della disciplina nazionale. Ricordiamo infatti che il Salva Casa ha abbassato la soglia dell’altezza minima da 2,70 metri a 2,40 metri per i locali situati in edifici sottoposti ad interventi di recupero o per i quali sia previsto un progetto di ristrutturazione, ma che alcune norme regionali sul recupero dei sottotetti già prevedevano un’altezza minima di 2,40 metri o inferiore, come la Campania, che prescrive un’altezza minima di 2,20 metri. 

Due giorni fa, inoltre, con le FAQ sul Salva Casa, il MIT ha ribadito che le semplificazioni introdotte dalla riforma potranno operare in tutte quelle regioni che sono già intervenute o interverranno in futuro con proprie disposizioni a regolare gli interventi di recupero dei sottotetti, anche se la disciplina regionale prevede solo una regolazione parziale degli interventi in esame.

La circolare spiega che nei Comuni che hanno già approvato il Piano Strutturale urbanistico (PSU) è consentito il recupero con destinazione d’uso non solo residenziale, ma anche terziaria, turistico-recettiva, nonché commerciale se prevalente nell’edificio Al contrario, nei Comuni che non hanno ancora approvato il PSU è consentito il solo recupero abitativo dei sottotetti esistenti alla data del 25 agosto 2022.

Edilizia libera e Salva Casa Campania

La circolare ricorda che, oltre agli interventi di edilizia libera contemplati dal testo Unico dell’edilizia, come modificato dal Salva Casa, in Campania, in base alla LR 13/2022, possono essere realizzati senza alcun permesso il rifacimento parziale di tramezzi interni, le recinzioni in legno o metallo e i cancelli di ingresso, il recupero e il risanamento delle aree libere attraverso opere di rinaturalizzazione anche mediante movimenti di terra, il mutamento della destinazione d’uso non urbanisticamente rilevante, l’installazione, con qualunque modalità, di impianti solari fotovoltaici e termici sugli edifici, anche nelle zone A.

Salva Casa Campania e cambi di destinazione d’uso

La Regione con la circolare ricorda che il Decreto Salva Casa non ha inciso sul cambio di destinazione d’uso degli immobili rurali. In Campania, la LR 19/2001 prescrive il permesso di costruire per i cambi di destinazione d’uso nelle zone agricole. 

La circolare spiega anche che non sono considerate varianti agli strumenti urbanistici comunali le modifiche alle destinazioni d’uso relative agli interventi interessanti gli immobili di proprietà pubblica.
La circolare fornisce anche chiarimenti sui titoli abilitativi corretti da utilizzare nelle diverse tipologie di cambio di destinazione d’uso.

Ricordiamo che il DL Salva Casa ritiene sempre ammissibile il mutamento di destinazione d’uso tra le categorie funzionali più affini (residenziale, turistico-ricettiva, produttiva-direzionale e commerciale), ma i Comuni possono fissare specifiche condizioni. Con le FAQ sul Salva Casa, il Mit ha chiarito che i Comuni devono fissare tali condizioni dopo l’entrata in vigore del Salva Casa affinché siano coerenti con le novità introdotte a livello nazionale.

fonte: www.edilportale.com

Autore dell'articolo: Redazione Multimediale

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