Dopo l’incontro programmato il 25 Luglio con i lavoratori del CUB e il 26 Luglio tra gli operai dell’ex Montefibre con il ministro Di Maio,il MISE ha convocato una delegazione dei dipendenti della società La Doria per attenzionare la questione nello specifico.
L’incontro avverrà a Roma il 1 Agosto,trattando cosi in una settimana ben tre questioni acerrane.
La Doria è una società produttiva importante di scorte alimentari,tra le poche rimaste nel meridione in grado di ottenere utili per un bilancio ricco e in attivo.
Le cause che spingono i dirigenti a traslocare verso Parma(previsto per il prossimo Settembre) sono incerte,ma le motivazioni ambigue e generiche ricevute attraverso alcune indiscrezioni,porterebbero a pensare che nel capoluogo emiliano si trovino condizioni vantaggiose per l’azienda,oltre al fatto che si risparmierebbe sul trasporto delle merci.
Nel 2016 La Doria ha prelevato 24 milioni di euro regionali destinati al finanziamento delle imprese che investono qui al Sud e traslocare subito dopo aver intercettato i fondi si tratta di una mossa certamente non da emulare.
La restituzione dei fondi non è prevista in caso di dislocamento,il che porterebbe a pensare che si sia trattato di una mossa furba,con lo scopo di capitalizzare fondi che non gli sarebbero dovuti spettare e che invece hanno intercettato.
L’obbligo della restituzione per evitare il “prendi e fuggi” spetterebbe esclusivamente alla regione che a quanto pare,visto il disinteresse totale mostrato nei confronti delle aziende campane in difficoltà,difficilmente proveranno a tutelare i lavoratori.
L’obiettivo sarà quello di scongiurare il dislocamento e valorizzare ancor di più una realtà campana importante,forse una delle ultime.
Christian Gargiulo