Dodici Regioni in fascia ad alto rischio: si tratta di Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto, Trentino, che si aggiungono a Campania, Molise e Alto Adige. Per effetto del dl Covid approvato dal governo, inoltre, dal 15 marzo al 6 aprile nessun territorio potrà tornare in zona gialla. A Pasqua scatta il lockdown nazionale.
Italia divisa in due, con 11 Regioni in “zona rossa” e tutte le altre in “arancione” (a eccezione della Sardegna che resta in zona bianca). Un ulteriore lockdown in quasi mezza Italia è stato chiesto dal Comitato Tecnico Scientifico. Il governo a guida Draghi ha messo in campo diverse misure, tra cui il lockdown nazionale nel periodo delle festività Pasquali, e il passaggio automatico in zona arancione di tutte le zone attualmente gialle. Introdotti anche diversi parametri per tenere sotto controllo l’avanzare dei contagi con l’introduzione della soglia dei 250 casi per 100mila abitanti che comporta l’automatico slittamento in zona rossa. Da lunedì 15 marzo, quindi, passano in zona rossa Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e la Provincia autonoma di Trento, che si aggiungono a Campania e Molise. Tutte le altre Regioni saranno in zona arancione: si tratta di Abruzzo, Toscana, Umbria, Calabria, Liguria, Sicilia, Valle D’Aosta e la provincia autonoma di Bolzano (dove in realtà sono in vigore restrizioni da zona rossa per volere della giunta provinciale). La Sardegna resta bianca, mentre sulla Basilicata (finora in rosso) “è in corso una verifica dei dati”.
di Giu. Ru.