Con 156 voti a 140 il traballante governo a guida giallo/rossa ottiene la maggioranza relativa al senato, 16 gli astenuti, occorrono 161 voti per la maggioranza assoluta.
Il verdetto dell’Aula di Palazzo Madama arriva in tarda serata segnato da non poche polemiche. La presidente Casellati blocca il voto: l’ex 5S Ciampolillo e Nencini arrivano in ritardo e riescono a votare, a sostegno del governo, solo in extremis. Protestano Lega e FdI.
I senatori di Italia viva si sono astenuti mentre, a sorpresa, due forzisti, Maria Rosaria Rossi e Andrea Causin, hanno votato sì alla fiducia, i quali annuncia Tajani non faranno più parte di Forza Italia.
“Non cercate volenterosi, o costruttori, ma complici per non perdere la poltrona”, con questa frase il leader della Lega Matteo Salvini si rivolge al premier Conte. Che poi ha citato una frase shock nei confronti dei senatori a vita, pronunciata sostiene, da Beppe Grillo: “O non muoiono mai o muoiono troppo tardi”, ha detto Salvini suscitando proteste di maggioranza e opposizione, presente in aula la senatrice Liliana Segre.
Dopo il risultato della votazione al Senato con un Tweet il presidente Conte fa sapere: “Ora l’obiettivo è rendere solida questa maggioranza. L’Italia non ha un minuto da perdere. Subito al lavoro per superare l’emergenza sanitaria e la crisi economica”.
di Giuseppe Russo