È il cartello dei giovani che, venerdì 16 marzo 2019 sono scesi in piazza in Italia ed in molti paesi Europei per protestare contro l’inquinamento ambientale, che ogni giorno provoca tumori, malformazioni, sterilità. C’è un rapporto proporzionale tra Ambiente e Salute.
La salute è il benessere fisico, psichico e sociale di ogni uomo, per cui, se la salute dell’ambiente in cui vive l’uomo è malata, anche l’uomo si ammala. Nel tempo la madre Terra, Gaia, è stata violentata dalla esagerata urbanizzazione, dall’abusivismo edilizio, senza rispettare le norme urbanistiche e paesaggistiche, dall’intenso traffico urbano; dalla industrializzazione, che ha massacrato l’agricoltura; dallo smaltimento illecito dei rifiuti solidi urbani e dei rifiuti tossici industriali del Nord, che hanno intossicato i fertili terreni agricoli, trasformandoli nelle terre dei fuochi.
Tutto ciò ha provocato un disastro ambientale, che preoccupa i cittadini ed ha messo in allarme i giovani, che vedono compromesso il loro futuro. Infatti, ogni giorno il nostro DNA è colpito da sostanze cancerogene che, con l’aria, l’acqua, gli alimenti entro nell’organismo. Ora, se questi “sassi cancerogeni”, sono piccoli, la lesione del DNA è riparata, ma se sono grossi, ci sarà quel sasso che proverà il processo cancerogeno. Sassi cancerogeni sono la Diossina, e le sostanze diossine-simili, come i PCB, cioè i Policlorobifenili, che provengono dai rifiuti industriali, dalla plastica, dalle gomme bruciate.
E poi nei polmoni entra il cosiddetto Particolato, cioè una miscela di polveri tossiche: il PM10, il PM2,5, il PM1, che essendo piccole raggiungono le estreme ramificazioni dell’apparato respiratorio, provocando il cancro del polmone, che è il killer numero uno. Pensate, il PM2,5 e l’elevata concentrazione di biossido di azoto (N02), sono i responsabili delle morti premature in molti paesi europei. In Italia, le morti premature per polveri sottili sono state circa sessantamila, di cui, circa tremila sono dovute all’elevata concentrazione di ozono (03).
Se la Terra Madre è avvelenata anche la catena alimentare è intossicata e ciò determina l’aumentare delle incidenze delle malattie dell’apparato digerente. Se la Madre Terra, è piena di metalli pesanti, come il cromo, piombo, cadmio, arsenico, mercurio, aumenta il cancro della prostata. L’inquinamento ambientale incide anche sul Sistema Riproduttivo, che è fortemente compromesso dal Pfas, cioè gli acidi perfluoroalchirici, che presenti nell’acqua, riducono il numero e la mobilità degli spermatozoi, ma provocano anche nati prematuri o sottopeso, malformazioni nervose, cardiache e dei genitali.
Perciò, tanti bambini non nasceranno e, le mamme, nel Veneto, ove è stato condotto lo studio, gridano: “E’ un attacco alla vita”. Se tutto ciò non bastasse, il Governatore della Campania annuncia la quarta linea dell’inceneritore, invece di bonificare l’area circostante, ancora occupata dalle ecoballe. L’inquinamento riguarda anche il mare, invaso dalla microplastica, mangiata dai pesci, che arrivano sulle nostre tavole. Insomma, l’Ecosistema è sballato e provoca una crisi climatica globale. Perciò, i giovani, per cambiare le cose lottano per la vita, stimolando le Istituzioni ad attuare i provvedimenti necessari per la tutela della salute.
Perciò, la Chiesa di Acerra, guidata dal Vescovo Don Antonio Di Donna, annualmente, convoca l’Assemblea per esaminare la drammatica Questione ambientale. Ecco, la Chiesa di Acerra diventa Osservatorio Ambientale.
Antonio Santoro