Chi scava, trova

Sembra un detto valido per tutti e attuabile in ogni dove, ma la frase “chi scava, trova” ad Acerra rappresenta la grandissima capacità di trovare reperti archeologici ovunque. Di recente tutti i lavori in cantiere in città si sono imbattuti in tracce del nostro passato, il che ha comportato la variazione o l’interruzione degli stessi.

La nostra città possiede un potenziale tale da aprire gli scavi archeologici tra i più vasti del mondo, considerando solo il fatto che Suessula, la città millenaria ancora presente sotto il nostro suolo, potrebbe coprire un’area addirittura più vasta del sito di Pompei.

Circa un mese fa, durante i lavori per la realizzazione di un parcheggio a pochi metri dal Castello Baronale, è stata ritrovata una Domus romana antica circa duemila anni.

Poco distante nei pressi della casa comunale, sotto lo storico stadio comunale che l’amministrazione avrebbe voluto trasformare in parco urbano, sono stati rinvenuti altri reperti che hanno portato all’intervento della sovrintendenza e alla momentanea interruzione dei lavori.

La domanda su quale sarà destinazione finale di tali bene resta aperta, perché oltre alla volontà politica serve anche l’animo cittadino di riscoprire il proprio passato e proteggerlo. Anche perché potrebbero essere una fonte di guadagno e crescita per la città.

Un altro esempio empirico di un ritrovamento in parte dato alla luce, in parte distrutto, sono le ville romane trovate nello scalo con Maddaloni, in località Boscorotto diversi decenni fa. Ancora, nel Luglio del 2017, dopo il ritrovamento di una tomba risalente al Medioevo, il team di ricerche dell’università di Salerno ha trovato nella località Calabricito una struttura d’epoca romana, con un podio e un portico. Anche qui senza una visione complessiva il sito sembra destinato a restare all’incuria, se non addirittura soggetto a depredazioni e vandalismi.

Si auspica in un protocollo che miri alla valorizzazione di tutto questo immenso patrimonio, che ridarebbe un volto diverso all’area nord di Napoli rappresentato pochi mesi fa dalla guida Easy Rough Guide come un agglomerato di criminalità, spazzatura ed abusivismo.

Christian Gargiulo

Autore dell'articolo: Christian Gargiulo

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