In una nota la consigliera comunale di Acerra Carmela Auriemma torna sulla notizia apparsa su “il Mattino” inerente a un esborso in diverse scuole del territorio per il recupero della password per la didattica a distanza.
“Ho scritto all’Assessora alle politiche scolastiche affinché, per le sue competenze, intervenga in merito alla assurda “tassa” applicata da alcune scuole per il recupero della password per accedere alla DAD” scrive la consigliera, ritenendola “una “tassa” anacronistica, odiosa“.
Continuando “questi duri e lunghissimi mesi di pandemia per migliaia di famiglie hanno comportato un radicale peggioramento della possibilità di sostentamento delle famiglie; tra spese aggiuntive e impreviste, un mondo del lavoro sempre più precario e un clima di sfiducia diffuso, l’impatto sul potere d’acquisto e sul benessere dei nuclei famigliari è stato devastante. Per Acerra, per le migliaia di famiglie che già prima facevano salti mortali per garantire un futuro ai propri figli, è stato un aggravio che le istituzioni politiche locali non sono state in grado di affrontare prevedendo una programmazione di aiuti e di interventi di sostegno.”
La riflessione della consigliera si sposta sull’operato dell’amministrazione comunale “da quasi due anni chiediamo sostegno per le spese sanitarie, per le famiglie in difficoltà, chiediamo di rivedere il bilancio per liberare risorse per sgravi fiscali a chi questa pandemia sta togliendo le poche certezze economiche che ha. Ma sulla scuola nessuno può star zitto e far finta di nulla. Il rischio è che la grave crisi economica si ripercuota sulla crescita e formazione dei nostri ragazzi e determini nuove e più diffuse povertà educative. Per questo la notizia di questa ulteriore “tassa” è sconcertante“.
La nota termina con un rimando al ruolo della scuola e delle linee guida da seguire “l’istruzione è un diritto fondamentale e non può essere osteggiato dalla burocrazia o balzelli“.