Amministrative 2022 – ENDGAME (?)

La campagna elettorale per le amministrative più strana degli ultimi decenni è giunta finalmente alla fine. L’intenso mese appena trascorso ha avuto un clima più familiare che elettorale, frutto certamente della frammentazione dei voti e dell’abnorme massa di candidati per soli 24 seggi, ma anche per una diffusa convinzione che quella di domenica sarà in realtà una semplice prassi.

Le coalizioni in campo hanno adottato approcci differenti con ognuno dei candidati alla carica di sindaco che ha trionfato in un aspetto: Crimaldi nei (pochi) confronti a due, Piatto nella diffusione social, D’Errico nella estensione cittadina (quest’ultima la più scontata per la presenza del sindaco uscente Lettieri). Approcci diversi delle coalizioni che sono il risultato di candidati con una storia e un identità politica dissimile e mal amalgamata nella maggior parte dei casi. Peculiarità delle amministrative che ad Acerra raggiungono l’apice per la scomparsa della politica stessa.

La perfetta sintesi di ciò sono le adunate degli ultimi giorni, infatti se i cinque stelle hanno riempito piazza castello con la presenza del leader nazionale Conte mentre Piatto ha deciso di chiudere la propria campagna con Enzo Avitabile, la coalizione D’Errico-Lettieri, a differenza di 5 anni fa, ha voluto dare un segnale visibile della sua presenza occupando mercoledì piazza Duomo senza alcun leader nazionale o sovra-comunale se non la consigliera regionale Vittoria Lettieri, di fatto la dimostrazione plastica di una forza elettorale scevra dalla politica e un messaggio chiaro a chi è ancora indeciso su quale carro del vincitore salire. Ammirabile, per la tenuta ideologica e di coerenza, la piazza, sempre al duomo, del centrodestra che ha fornito altri spunti nelle assenze di alcuni suoi “gioiellini” presenti lì il giorno prima e celati da una virgola tra il centro e la sinistra, elemento su cui riflettere se intendono avere un futuro a viale della Democrazia.  

Nelle ore che precedono il silenzio elettorale, che come al solito sarà pieno di sussurri, ci si gioca tanto anche tra chi crede di avere già la vittoria in tasca. I malumori diffusi sono stati tanti tra le coalizioni, sia sul modo di gestione dei rapporti interni sia sulla trance agonistica di alcuni candidati. Tra questi chi sembra vivere una partita nella partita, come un quarto candidato sindaco, è proprio il primo cittadino uscente Lettieri che facendo incetta di voti, in caso di vittoria della sua coalizione, rischia di non avere più il controllo della maggioranza non riuscendo i fedelissimi ad essere eletti per il drenaggio dei consensi, ma solo lunedì sera scopriremo se il gioco ne è valso la pena.

Resta il rammarico di una campagna passata senza programmi se non negli spot, di insulti e una propaganda verbale volta a sminuire l’avversario oltre a una città invasa da manifesti e volantini nonostante le intenzioni e le promesse di rispetto dell’ambiente, ma si sa che le vie dell’inferno sono lastricate di buone intenzioni.

Autore dell'articolo: Michele Paolella

Michele Paolella è un giornalista, scrittore e blogger napoletano nato a Maddaloni (CE) nel 1994. Iscritto alla facoltà di Giurisprudenza alla Parthenope di Napoli dopo aver conseguito la maturità classica all'Alfonso Maria de'Liguori. Da aprile 2018 è Direttore Editoriale de Il Pappecio - l'Osservatore Acerrano.

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