Noi studentesse e studenti del Liceo De’ Liguori di Acerra abbiamo organizzato un picchetto fuori scuola per denunciare la totale mancanza di dialogo da parte del preside.
L’anno scorso, durante l’occupazione della scuola per denunciare la devastazione ambientale del nostro territorio, il preside si era dichiarato promotore del dialogo. Nei fatti, però, non hamai aperto un vero confronto. Ha ignorato il problema, evitando di affrontare il tema del bio-cidio nelle attività scolastiche. Oggi ne abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione: alla nostra richiesta di un confronto diretto, il preside ha risposto con una circolare che banalizzava la protesta come legata esclusivamente ai termosifoni, affermando che la scuola aveva già sollecitato la Città Metropolitana.
Ma i termosifoni sono solo la punta dell’iceberg. Se il preside avesse ascoltato la nostra voce, saprebbe che il problema è ben più ampio. Siamo stanchi di sentirci ignorati, di una rappresentanza studentesca trattata con superficialità e di proposte liquidate con risate o commenti sarcastici. È arrivato il momento di far valere le nostre ragioni.
PERCHÉ STIAMO PROTESTANDO?
1. Termosifoni:
Da settimane segnaliamo il freddo nelle aule, ma la dirigenza si è mossa solo ora,
nonostante il Comune di Acerra (in zona C) potesse accendere i riscaldamenti già dal
15 novembre. Intanto, negli uffici riscaldati dai climatizzatori, il nostro disagio è stato
ignorato.
2. Bagni in condizioni vergognose:
● Porte rotte e impossibili da chiudere.
● Luci non funzionanti e perdite dai tubi.
● Servizi igienici spesso fuori uso.
3. Aule insicure e ambienti non igienici:
Studiamo in aule sporche, con soffitti pericolanti, crepe e infiltrazioni.
4. Gestione inadeguata delle gite scolastiche:
● Mete imposte senza consultare gli studenti.
● Più tempo speso in autobus che nelle visite culturali.
● Nessuna vera opportunità di viaggi all’estero per il triennio linguistico e le quinte.
Quando proponiamo alternative, ci viene detto che “la scuola non è tenuta a
organizzarle” o che “dobbiamo stare al nostro posto.”
La nostra mobilitazione si unisce alle proteste già avviate dal Liceo Gian Battista Vico di
Napoli contro il DDL “Condotta” e il DDL 1660. Questi decreti rappresentano un attacco
diretto alla nostra libertà di espressione.
In particolare, il DDL “Condotta” prevede che il voto di condotta influisca sulla media
generale: un 6 in condotta comporterebbe un debito in educazione civica, mentre solo un 9
consentirebbe l’accesso alla fascia più alta di crediti. Questo contrasta apertamente con lo
Statuto delle Studentesse e degli Studenti (articolo 4, comma 3), che recita: “Nessuna
infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.”
LE NOSTRE RICHIESTE
● Approvazione immediata del Regolamento del Comitato Studentesco, già
presentato al Consiglio d’Istituto e mai discusso.
● Introduzione di un intervallo di 10 minuti per usufruire degli spazi comuni.
● Consultazione delle studentesse e degli studenti per l’organizzazione delle gite e
per tutte le decisioni che li riguardano.
● Interventi urgenti per garantire sicurezza, igiene e vivibilità nei bagni e nelle aule.
● Promozione di un dialogo costruttivo, che riconosca davvero le istanze degli
studenti.
Non accetteremo più risposte evasive e atteggiamenti di chiusura.
Invitiamo tutte le studentesse e tutti gli studenti, genitori, insegnanti e personale ATA a
partecipare all’assemblea pubblica che si terrà domani, 4 dicembre, alle ore 8:00 nel
cortile della scuola.
BASTA ESSERE SILENZIATI: LA NOSTRA VOCE CONTA!