È bastata la convocazione del Consiglio Comunale di Castello di Cisterna per rendere concreta la paura che Acerra possa perdere il liceo musicale Munari, infatti, benché la notizia circolasse da mesi tra gli addetti ai lavori, sembrava scontata la riconferma di una delle poche eccellenze scolastiche di un territorio già carente di percorsi tecnici e professionali.
Invece è attesa per venerdì 21 maggio alle 13 in prima convocazione, o sabato 22 alle 14 in seconda, la deliberazione da parte dell’ente assembleare cisternese per la concessione a titolo gratuito alla Città Metropolitana di Napoli di alcuni locali di proprietà del Comune per la migrazione dell’istituto acerrano.
Intanto mentre continua il silenzio da parte dell’amministrazione Lettieri e dell’assessore all’istruzione Milena Petrella, l’account Facebook della Presidenza del Consiglio Comunale di Acerra, che attualmente rappresenta Andrea Piatto, risponde in modo scomposto ai cittadini che chiedono spiegazioni e rapidi provvedimenti invitandoli a “non rincorrere populismo da tastiera”.
Nel frattempo Sinistra Italiana in una nota stampa parla di “beffa oltre al danno”, con riferimento all’ala del Primo Circolo destinata al Commissariato di Polizia di Stato invece che ad un ampliamento dell’offerta formativa e culturale della città, mentre Fratelli d’Italia con l’ex candidato sindaco Raffaele Barbato lascia a un video dal sapore elettorale il proprio sdegno per la faccenda.
Sul fronte opposizione, la presidente della commissione di vigilanza Carmela Auriemma insieme al consigliere Domenico Zito hanno prontamente protocollato un’istanza per convocare la Commissione preposta con l’audizione dell’assessora per arrivare a una rapida soluzione, mentre il PD si è limitato a un interrogazione a risposta scritta.
Se non si arriverà a una rapida risoluzione si rischia di acuire il disagio di centinaia di famiglie che già da tempo sono costrette a spostarsi per diversi kilometri fuori dalle mura cittadine per vedere garantito il diritto allo studio dei propri figli; infatti già adesso Acerra con circa 60mila abitanti soffre la carenza nelle istituzioni scolastiche superiori con solo 2 rappresentanze (il De’ Liguori e appunto il Munari), un dato che diventa impietoso se comparato a Pomigliano che con quasi la metà della popolazione ne vanta ben 5.
Michele Paolella