Oggi, 11 Giugno 2018, cade l’anniversario delle scorse elezioni comunali di Acerra. Il risultato, nonostante le premesse che davano per certa la supremazia del Sindaco uscente Raffaele Lettieri, non trovò alcun riscontro con le sensazioni che tutte le forze politiche ebbero in quel mese di campagna elettorale.
Per la prima volta si sono presentati ben 6 candidati sindaci, di cui quattro sostenuti da una sola lista. A contendere quello che poi sarebbe stato il secondo posto utile per accedere al ballottaggio (mai avvenuto) c’era Paola Montesarchio del PD appoggiata anche dalla destra Acerrana, Carmela Auriemma del M5S, Raffaele Barbato di Fratelli d’Italia (che inizialmente era candidato consigliere con una lista civica collegata al PD, poi decise di concorrere da solo come candidato sindaco), Tommaso Esposito di AlternativAcerra e Attilio Panagrosso di Noi con Salvini.
La campagna elettorale non fu tra le più belle nonostante il forte entusiasmo che caratterizzarono gli oltre 500 candidati consiglieri di tutte le fazioni.
L’amministrazione uscente, in seguito anche alla condanna di un ex consigliere di maggioranza per voto di scambio, fu il principale oggetto di dibattito delle varie fazioni politiche che accusarono la prima elezione a sindaco di Raffaele Lettieri illegittima, visto che quei voti ne sancirono la vittoria. Una volta confermata la condanna dell’allora consigliere comunale Nicola Ricchiuti (candidato nel 2012 nella lista Acerra è Tua guidata dall’attuale presidente del Consiglio Comunale Andrea Piatto a sostengo di Lettieri sindaco) , l’opposizione rassegnò le dimissioni nelle mani del prefetto(mai confermate), mentre gli attivisti delle altre forze politiche si indignarono a tal punto da chiedere le dimissioni, se non addirittura l’intervento del ministro dell’interno per sciogliere il consiglio comunale per voto di scambio.
L’altro tema che più di tutti caratterizzò le settimane precedenti alle elezioni fu l’ambiente.
È ovvio che tal tema abbia maggiormente attirato l’interesse dei cittadini sensibili e le proposte presentate dalle fazioni politiche furono contrastanti tra loro.
Carmela Auriemma, avvocato ambientalista, nonché candidato sindaco del M5S,più volte ribadì l’intenzione politica del governatore della regione Campania De Luca di voler come istituire ad Acerra il “polo della monnezza“, accusando l’amministrazione di inerzia sulla tematica. Il futuro presidente della commissione vigilanza propose il noto cavallo di battaglia dedito all’interesse della tutela dell’ambiente: l’instaurazione di un piano di smaltimento rifiuti speciale (denominato rifiuti zero) e la dismissione dell’inceneritore più grande d’Europa.
Il rammarico più grande della scorsa campagna elettorale fu il mancato confronto tra i candidati sindaci per il rifiuto dell’allora uscente Raffaele Lettieri che avrebbe realmente evidenziato le sicurezze e le proposte che poi a loro volta avrebbero influenzato ulteriormente la decisione degli elettori.
Scoccata l’ora X, che prima di ogni consultazione elettorale determina la conclusione della campagna elettorale,il dubbio era uno solo: Ci sarà o non ci sarà il ballottaggio?
Le sensazioni a volte alludono eventi che non trovano mai spazio nella realtà e spesso la mancata concretizzazione tramutano in sentimenti estremi come la gioia e la delusione.
L’11 Giugno 2017 non lascia interpretazioni: Lettieri vince con circa il 70% dei voti, mentre Lega, Fratelli d’Italia e per pochi decimali AlternativAcerra non trovano spazio nel consiglio comunale.
L’opposizione sarà formata da cinque consiglieri presenti nella coalizione di Destra, Sinistra e uno del M5S.
Il secondo mandato del sindaco sostenuto da ben 10 liste non iniziò alla grande. L’inferno dei roghi tossici divampò su tutto il territorio cittadino a tal punto da costringere i cittadini a scendere per le strade viste le drammatiche condizioni che costrinsero molti a barricarsi in casa.
Durante tutto l’anno varie vicende si sono susseguite sul territorio, quali la questione Doria, Cub, l’amianto del primo circolo, l’emergenza sicurezza, infrastrutturale, la cittadella della scuola chiusa per qualche giorno per l’effetto serra creatosi nella struttura, la piscina comunale, lo stadio abbattuto e così continuando, senza una reale risposta amministrativa.
La speranza è che per gli anni avvenire questo ampio consenso elettorale si tramuti in risultati per la città, altrimenti la nostra città e questa amministrazione perderà l’occasione di segnare il solco di una nuova storia per Acerra.
Christian Gargiulo