“Acerra e Giugliano continuano ad essere visti come gli immondezzai della Campania”

Con la chiusura programmata per manutenzione a settembre dell’inceneritore di Acerra, il sistema di smaltimento dei rifiuti campano sarà sottoposto a uno stress test, infatti, l’impianto sito al Pantano sopperisce, di fatto, al fabbisogno principale regionale vista anche l’incapacità a trovare alternative ecosostenibili.

Proprio in previsione di ciò la Città Metropolitana di Napoli e Regione Campania hanno individuato i due siti in cui saranno stoccate provvisoriamente le 40mila tonnellate di rifiuti. Si tratta della “Piazzola Numero 2” di Acerra e la Cava Giuliani di Giugliano. La designazione dei siti ha subito messo sul piede di guerra comitati, associazioni e movimenti politici ch hanno affermato all’unisono “Acerra e Giugliano continuano ad essere visti come gli immondezzai della Campania”.

Nel frattempo l’iter del sito di Acerra è quello che sta andando avanti con maggiore prontezza convocando per il prossimo 18 luglio alle 10,30 i responsabili dell’ente acerrano a partecipare alla conferenza dei servizi inerente al via libera per la riapertura della Piazzola Numero 2, chiusa nel 2012 in seguito un devastante incendio che incenerì migliaia di tonnellate di rifiuti accumulati durante le varie emergenze.

Il Comune da parte sua ha già dato parere negativo. Infatti, come si legge in una nota stampa dell’amministrazione “il Comune di Acerra ha innanzitutto comunicato alla Regione Campania che dal punto di vista urbanistico il manufatto in questione risulta essere in contrasto con il PRG attualmente vigente”.

L’ente, inoltre, ha anche sottolineato e specificato che “è assolutamente necessario definire in base a quale titolo sarebbe stata autorizzata la realizzazione della Piazzola n.2 ritenendo che la mancanza o la poca chiarezza in merito mini l’intero procedimento e ne metta in dubbio la legittimità”. Infatti, motiva il Comune di Acerra, “se la Piazzola n.2 in località Pantano è stata realizzata in base all’ordinanza commissariale n.167 del 17/05/2005, annullata dal giudice amministrativo per carenza di preventiva valutazione d’impatto ambientale, la stessa piazzola dovrebbe essere ritenuta illegittimamente edificata. In tal caso non può essere rilasciata l’autorizzazione alla costruzione e gestione, richiesta da Sapna, in quanto non risulta che tale titolo possa essere rilasciato in sanatoria”.

Il Comune infine, nella propria documentazione evidenza anche che, in entrambe le ipotesi “c’è la necessità della valutazione dell’impatto ambientale del progetto anche in relazione agli impianti cumulativi del sito di stoccaggio con le ecoballe ancora illegittimamente presenti sulle piazzole confinanti, con l’impianto dell’inceneritore e con tutti gli altri impianti autorizzati in zona”. Ecco motivato, dunque, il parere negativo espresso dal Comune di Acerra che ha invitato la Regione Campania “nell’ambito della dovuta valutazione del bilanciamento degli interessi pubblici coinvolti, a dare priorità alla tutela della salute pubblica”.

Michele Paolella

Autore dell'articolo: Michele Paolella

Michele Paolella è un giornalista, scrittore e blogger napoletano nato a Maddaloni (CE) nel 1994. Iscritto alla facoltà di Giurisprudenza alla Parthenope di Napoli dopo aver conseguito la maturità classica all'Alfonso Maria de'Liguori. Da aprile 2018 è Direttore Editoriale de Il Pappecio - l'Osservatore Acerrano.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *