Tutti i consiglieri comunali di opposizione, tranne Carmela Auriemma per motivi di galateo istituzionale, hanno scritto al presidente del Consiglio comunale Raffaele Lettieri: “Cariche non vengano usate per confondere il corpo elettorale. A maggior ragione quando c’è un consigliere comunale candidato”.
ACERRA. Una campagna elettorale pulita e al riparo dalle strumentali ingerenze delle istituzioni locali. E’ quella che chiedono gli otto consiglieri comunali della minoranza che sabato hanno protocollato una lettera al presidente del consiglio comunale Raffaele Lettieri per chiedere imparzialità e rispetto dei ruoli alla luce di un evento programmato nei prossimi giorni.
“Egregio Presidente del Consiglio comunale, è apparso un manifesto/locandina (senza mandatario elettorale) relativo ad una iniziativa elettorale di un Partito politico, presenti solo i candidati alla Camera e al Senato del medesimo, nel quale si da notizia della sua partecipazione nella qualità. Comprenderà che la dicitura “saranno presenti”, oltre ai candidati, “il Presidente del Consiglio comunale”, ingenera, volontariamente o involontariamente, confusione certa nel corpo elettorale, in quanto lascia intendere che tale presenza, a rigore tenuta costituzionalmente, statutariamente e per norme regolamentari all’obbligo dell’imparzialità, rappresenti la condivisione ed il sostegno dell’organo consiliare ai candidati presenti all’iniziativa”. si legge nella lettera.
“Tale confusione è “legittima” anche alla luce di precedenti messaggi pervenuti anche sulle nostre utenze telefoniche, nei quali si preannuncia l’iniziativa e si specifica che la stessa è organizzata da “Raffaele Lettieri”. Tale comportamento contrasta fortemente con la deontologia del Presidente del Consiglio comunale, in quanto tenuto all’osservanza delle regole comportamentali connaturate alla carica di garante della corretta dinamica politico-amministrativa. Ciò, a maggior ragione, quando uno dei componenti dell’organo che presiede, cioè un consigliere comunale in carica, è candidato in altra formazione politica nella competizione elettorale di cui alla citata iniziativa. Tutti hanno il diritto qualificato di manifestare liberamente le proprie opinioni e di partecipare alle iniziative politiche-partitiche-elettorali, ma nella qualità di consigliere comunale e non di ruolo apparentemente “super partes”. Tale atteggiamento conferma che la scelta di non partecipare alla sua elezione, non ritirando la scheda, da parte degli scriventi, non era pretestuosa ma, anzi, il ribadire, ieri e oggi, che la nostra mancanza di fiducia politica ed istituzionale è la conseguenza di un utilizzo improprio della carica pubblica e delle istituzioni democratiche”.
La missiva è stata inviata per conoscenza anche al Prefetto di Napoli.