Acerra “Città della Pizza”

Dopo i difficili mesi del lockdown in cui l’economia nazionale e cittadina ne ha fortemente risentito, arriva un’ottima notizia per la filiera agroalimentare nostrana, infatti l’Amministrazione Comunale riunita in mattinata ha deliberato un atto di indirizzo volto a definire “Acerra Città della Pizza”. Un primo e significativo passo che se pienamente operativo trasformerà nei prossimi anni il volto della città.

L’ambizioso piano è volto a costruire una filiera economica in cui viene pienamente coinvolto il comparto agricolo, danneggiato in questi anni dal dramma dei reati ambientali che hanno ignobilmente oscurato le primizie che l’agroacerrano è in grado di offrire. Proprio questa sinergia potrebbe essere in grado di creare un nuovo miracolo economico acerrano,  portando non solo alla ripresa delle colture tipiche abbandonate ma anche a riconvertire intere aree industriale dove sorgono capannoni dismessi o dislocati, magari arrivando ad invertire la tendenza che ha visto aziende come la Doria andare via e l’instaurarsi di aziende per il trattamento dei rifiuti.

Un altro elemento che si denota dall’atto è il riconoscimento dell’azione svolta dall’Associazione Food Città di Acerra,  che racchiude la maggior parte dei ristoratori cittadini, e che ha dimostrato già durante “la notte della parmigiana” un diverso modo di vivere e raccontare la città interagendo con gli operatori culturali. Un esempio di come l’unione e la volontà di giungere a un risultato possano essere un elemento determinante.

Se è vero che una rondine non fa primavera, i prossimi passi possono essere decisivi in tal senso. Solo il tempo potrà dircelo.

Michele Paolella

Autore dell'articolo: Michele Paolella

Michele Paolella è un giornalista, scrittore e blogger napoletano nato a Maddaloni (CE) nel 1994. Iscritto alla facoltà di Giurisprudenza alla Parthenope di Napoli dopo aver conseguito la maturità classica all'Alfonso Maria de'Liguori. Da aprile 2018 è Direttore Editoriale de Il Pappecio - l'Osservatore Acerrano.

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