La politica, quella dei territori, presuppone che colui che viene eletto nel collegio partecipi alle vicende politiche del territorio e soprattutto s’interessi di portare nel collegio almeno un messaggio di vicinanza “governativa” nei luoghi nei quali è stato eletto. Chi scrive è stato un simpatizzante del M5S speranzoso della ventata di rinnovamento che pro-pagandava. Alle ultime elezioni nazionali il movimento ha raccolto tanto consenso, soprattutto frutto della voglia di cambiamento dei cittadini.
In quell’occasione molti eletti del movimento sono stati cooptati anche in virtù di quello che rappresentavano nella vita lavorativa (la cosiddetta società civile) a discapito della fede nel movimento e dell’esperienza politica che si richiede in un rappresentante del popolo. Oggi, tutto questo il partito della Casaleggio e Associati lo sta pagando in termini di consensi e disaffezio-ne, dovuta anche alla scarsa partecipazione degli eletti al collegio di appartenenza. E Acerra, più di altri paesi, ne paga le conseguenze.
I cittadini acerrani alle ultime elezioni nazionali hanno contribuito all’elezione del senatore M5S Raffaele Mautone che ha fatto bottino nel territorio di 15.298 voti, a parere di molti ritenuti inutili vista la scarsa parteci-pazione e vicinanza del senatore alla città. Il senatore Mautone, seppur affermato e brillante professionista nella sani-tà, pecca di assenteismo territoriale cronico.
Le uniche presenze degli eletti del movimento 5 stelle tangibili ad Acerra si devono esclusivamente all’infaticabile portavoce Carmela Auriemma ed al senatore Francesco Urraro, eletto tra l’altro in un altro collegio, politico d’altri tempi, vicino al territorio, sempre disponibile all’ascolto dell’elettore, in-somma un politico gradito e da molti ritenuto “uno che ono-ra il proprio mandato”. Avremmo voluto dire altrettanto di altri eletti, ma a tutt’oggi molti mancano all’appello.
Acerra purtroppo è orfana del proprio senatore, le uniche comparse del bravo pediatra Mautone sono state notate solo nel corso della campagna elettorale, e in altre due occasioni, tra queste la visita del ministro Di Maio alla sede cittadina. La politica è tutt’altro, per tanti però è ritenuta una posizione di comodo che inneggia al motto “scopo raggiunto posizione assicurata”.
I territori, i cittadini, il disagio sociale, l’agricoltura possono attendere. Acerra attende e si appella al senatore Mautone, affinché trovi, tra i suoi molteplici impegni istituzionali e di partito, un piccolo spazio per que-sta comunità, la quale per vedersi rappresentata nelle sedi istituzionali è dovuta ricorrere all’opportunità politica del senatore casertano Del Monaco, relatore della vicenda voto di scambio e scioglimento consiglio comunale cittadino.
Acerra, da sempre città speranzosa, confida nell’impegno del proprio rappresentante affinché quei 15.298 voti non rappresentino l’esercizio di un diritto dalle risultanze vane. La speranza è sempre ultima a morire, ma Acerra muore ogni giorno, caro senatore Mautone.
Vincenzo Angelico