In un mondo dove tutti, soprattutto gli esponenti politici, inneggiano alla democrazia, alla trasparenza ed alla libertà di stampa, succede che ad Acerra un assessore rifiuti un’ intervista ad un giornale locale, a questo giornale, alla voce degli acerrani. Brava l’assessore, ma con poco acume politico. Il comportamento di questo assessore, discutibilissimo, ha mostrato, ancora una volta, il vero volto del potere monocratico di viale della Democrazia.
Interpellata dal direttore del “Pappecio” per una breve intervista rivolta a conoscere le attività fatte e quelle da fare sul territorio riconducibili alle sue deleghe all’agricoltura, l’assessore Milena Tanzillo, si e’ rifugiata, opportunamente, con uno sterile e disarmante messaggio whatsapp: “Non rilascio interviste, buonasera”.
Eppure si trattava solo di alcune domande.
Domande alle quali gli agricoltori acerrani non avranno mai risposte. Sul perché, tanto per fare un esempio, si sono persi circa 6 milioni di fondi europei destinati all’agricoltura per ritardi dell’ente comunale. Risposte che arriveranno, forse da qualche altro esponente del governo cittadino, magari più bravo della Tanzillo nella comunicazione..Quando si decide di entrare nell’agone politico è buona norma essere disponibili al confronto, al dialogo, alla trasparenza.
Il comportamento adottato dall’assessore fa tenerezza, ma fa anche pensare. In che misura un assessore è titolare del mandato che ricopre e della sua autonomia in questo comune? Se vengono meno questi presupposti, i mandati politici sono solo belle comparse, ma trascorrono anche da perfetti sconosciuti.
Ad Acerra è cosi, purtroppo. Gli acerrani si augurano che l’assessore ritorni sui suoi passi e decida, una volta per tutte di affrontare i giornali, il popolo e che dia risposte, si accettano anche quelle interlocutorie, su cosa ha fatto e cosa intende fare sulle deleghe assegnatele. Se cosi non sarà, l’assessore Milena Tanzillo andrà ad infoltire la schiera, peraltro già numerosa, di coloro i quali onorano il sempreverde motto di “Scopo raggiunto e posizione assicurata”.
Ma sia il territorio acerrano che il suo popolo non hanno bisogno di questo.
Vincenzo Angelico