Gli atti vandalici verificatosi lo scorso 12 e 13 marzo presso la scuola media Ferrajolo, dove dei ragazzi si sono intrufolati nel complesso riprendendo il tutto e pubblicando sui social l’intero accaduto, ha riaperto nuovamente gi interrogativi sulla problematica sociale cittadina.
Che cosa abbia spinto i ragazzi a commettere tali reati non lo sappiamo, ma sicuramente non si può giudicare in maniera superficiale l’episodio considerandolo una bravata fatta da dei ragazzini. Sarebbe dare una giustificazione all’ingiustificabile. Acerra vanta il triste record di essere una delle città dove l’abbandono scolastico è tra i più alti. Uno scollamento tra istituzioni e un futuro ceto sociale che non lascia ben sperare per il futuro.
Le forze dell’ordine e gli strumenti a disposizione per garantire una maggiore copertura non sempre sono sufficienti per intercettare i fenomeni negativi, non sempre si può intervenire sul fatto, ma fare dei passi in avanti sulla prevenzione è un obbligo da parte di chi dovrebbe assicurare maggiore tranquillità e protezione all’interno della nostra città. Proprio in questo il compito delle istituzioni più prossime, cioè quelle comunali, vengono ricoperte di una grande responsabilità. Ad oggi su questo fronte poco o nulla è stato fatto. Dai due assessori al ramo, scolastico Petrella e politiche giovanili Tanzillo, oltre ai convegni che poco influiscono sulla crescita dei ragazzi non vi sono segnali rassicuranti.
Bisogna insistere sulla cultura, sull’educazione e sulla sensibilizzazione, visto che ogni muro danneggiato è un danno causato a tutti e non deve esser per niente divertente. Una comunità composta da giovani irrispettosi delle altre cose e persone , trasmette sensazioni pessimiste persino a chi invece crede in un futuro migliore anche nelle peggiori aspettative. Bisogna investire oggi sul capitale umano per avere un giorno una città fiorente.
Christian Gargiulo