Il governatore De Luca “minaccia” Acerra: “Occorre la quarta linea dell’inceneritore”

Ritorna attuale la minaccia per il nostro territorio di un ampliamento dell’impianto sito al Pantano. Intanto i comitati minacciano battaglia mentre la politica locale si mobilita. Nelle ultime settimane il tema ambientale è ritornato al centro dell’attenzione in tutti paesi del mondo e ad esserne l’ispiratrice di questa serie di manifestazioni è una bambina svedese di quindici anni di nome Greta. La salvaguardia del clima è una battaglia che deve esser combattuta da tutti ed è giusto manifestare affinché i vari governanti applichino misure concrete. Ma per cambiare l’andamento generale c’è bisogno della volontà politica condivida. Nel nostro paese e nello specifico nella nostra regione, oltre all’infinita quantità di Co2 che sprigionata dalle attività umane, la causa dei maggiori danni è dovuta alla gestione lecita e illecita dei rifiuti.

Acerra in questi anni ha pagato un caro conto sulla tematica che rischia di aggravarsi se le dichiarazioni del governatore De Luca fossero realizzate sfruttando il fermo per manutenzione dell’impianto sito al Pantano. “A metà settembre avremo un periodo delicato per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, dal momento che si dovrà procedere alla manutenzione generale dell’impianto di Acerra, che starà fermo per circa 40 giorni. Dobbiamo prepararci da adesso a trovare aree di stoccaggio provvisorie dei rifiuti e, dopo questo periodo, smaltire nell’arco di due, tre, quattro mesi i rifiuti accumulati. Non si può avere quest’emergenza continua e dobbiamo progettare subito una quarta linea di riserva, da tenere nell’impianto. Dobbiamo creare una soluzione definitiva per la gestione del problema in Campania”.

Dal canto suo il sindaco Lettieri ha subito replicato “Ad Acerra la quarta linea non la farete! Quest’Amministrazione, insieme a tutta la città, sarà contro questa scellerata e pericolosa scelta politica, che ancora una volta scarica sul territorio di Acerra l’ennesima emergenza rifiuti a discapito della sola comunità, che sopporta da anni l’impianto, che brucia i rifiuti di tutta la Regione Campania.” Parole che hanno colto il plauso dei comitati che ci hanno tenuto a sottolineare come le prese di posizione del Comune in questi anni sono state tante ma non hanno mai avuto seguito, anzi hanno ribadito l’incoerenza del dichiararsi contro l’impianto ma prendere i soldi dallo stesso.

In questi giorni il consigliere d’opposizione Carmela Auriemma, ha convocato i vari comitati e cittadini dell’area per redigere un documento da inviare al ministro Sergio Costa.

Quest’ultimo, da quando si è insediato, ha sempre dichiarato che l’obiettivo è quello di curare la sua terra di provenienza e che finché sarà ministro, non si costruiranno nuovi impianti inquinanti, né in terra né in mare. Ma ciò non basta, per questo bisogna sempre tenere alta l’attenzione di una tematica che è legata alla vita nostra e di chi verrà dopo di noi. Il tema resta aperto. Ora sta alla politica decidere che ne sarà di Acerra.

Christian Gargiulo

Autore dell'articolo: Christian Gargiulo

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