Anno nuovo, “tassa” nuova: i tartassati

Dal primo gennaio ’19 un drastico aumento della tariffa che in alcune zone tocca un +150%. La città invasa da strisce blu tra lo scontento dei residenti e degli esercenti

Anno nuovo, disagio nuovo. Il 2019 non è iniziato nel miglio modo per gli Acerrani, in particolar modo per gli esercenti e i residenti delle zone interessate dal provvedimento amministrativo che innalza la tariffa oraria per le strisce blu fino a un massimale di 2 euro l’ora. Una “tassa” sulla circolazione che ricade direttamente nelle tasche dei cittadini.

Paradossalmente una tale misura che altrove riesce a rendere le città un luogo leggermente migliore, più sano e vivibile, che quindi potrebbe pure favorire i cittadini che potrebbero rinunciare a un pezzettino della propria comodità individuale a favore della collettività, ad Acerra si trasforma in una misura che aumenta il traffico nelle arterie adiacenti di conseguenza le emissioni.

A ciò si aggiunge la mancanza di un servizio pubblico di mobilità efficiente, con la doppia beffa di non potersi agilmente spostare né con i mezzi pubblici né con i mezzi privati.

“Dicono che il piano parcheggi serve a favorire l’utilizzo dei mezzi pubblici ma secondo noi è un modo per fare cassa a nostre spese”, denunciano alcune persone, suffragate dalla pioggia di multe cadute in questo inizio anno.

Pioggia di multa che potrebbe in molti casi trasformarsi in carta straccia, infatti, molti stalli di sosta tracciati sulla carreggiata non rispettano i dettami previsti dal Codice della Strada, mancando di aree libere adiacenti o invadendo in alcuni casi la carreggiata. Inoltre le aree destinate ai diversamente abili non tengono conto delle barriere architettoniche.

Nel malumore dei cittadini, si chiede una donna “Ma se ci impediscono di circolare con le nostre auto cosa lo paghiamo a fare il bollo?”. Mentre c’è un’altra residente che afferma: “Sarei pure disposta a pagare però a fronte di un miglioramento del servizio: se aumentano le tariffe devono creare nuovi parcheggi e rafforzare il trasporto pubblico”. “Sennò – replica ironico qualcuno – ci rimane solo la bicicletta, peccato solo che quando piove la pista ciclabile si trasformi in una vasca dei capitoni”.

Malumore condiviso dai piccoli esercenti i quali manifestano il timore che tale rincaro possa spingere la clientela a rivolgersi presso i grandi centri commerciali che circondano Acerra.

La sensazione è che tra la cittadinanza e la giunta Lettieri esista una scollatura difficilmente sanabile e manifestata anche da altre fattispecie. In questo deserto commerciale e culturale riecheggiano le parole di Tacito Ubi solitudinem faciunt, pacem appellant” ovvero “laddove fanno il deserto, lo chiamano pace”.

Michele Paolella

Autore dell'articolo: Michele Paolella

Michele Paolella è un giornalista, scrittore e blogger napoletano nato a Maddaloni (CE) nel 1994. Iscritto alla facoltà di Giurisprudenza alla Parthenope di Napoli dopo aver conseguito la maturità classica all'Alfonso Maria de'Liguori. Da aprile 2018 è Direttore Editoriale de Il Pappecio - l'Osservatore Acerrano.

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