La Città Metropolitana ha dichiarato, per la seconda volta, la proposta di PUC del Comune di Acerra non coerente con le strategie a scala sovracomunale.
Nonostante i rilievi della Città Metropolitana, e nostri, sulla precedente proposta del 2019, la Giunta comunale ha insistito nel pianificare proponendo una crescita urbanistica assolutamente insostenibile e sovradimensionata rispetto alle previsioni statistiche. Una proposta inaccettabile in quanto finalizzata all’espansione edilizia, con un gravissimo consumo di suolo anche nelle aree agricole.Errato anche il dimensionamento delle aree per garantire i servizi ai cittadini. Assente la pianificazione delle aree industriali e degli insediamenti produttivi.
La bocciatura del Piano da parte della Città Metropolitana è assolutamente condivisibile. Avevamo già dichiarato che il PUC adottato violava il programma di governo e gli indirizzi del Consiglio comunale. Occorre chiedersi quanto il ritardo nell’approvazione del PUC incida ora sulla concreta utilizzabilità da parte del Comune dei fondi PNRR.
In ogni caso, è il momento di avviare finalmente una nuova politica di urbanistica partecipata, coinvolgendo nella pianificazione del territorio i cittadini e le associazioni ed i loro rappresentanti, ad iniziare dal Consiglio comunale che non è stato fino ad oggi coinvolto nelle scelte fondamentali riguardanti il governo del territorio come invece richiesto dal Presidente del Consiglio comunale Andrea Piatto che, avendo avvertito per tempo, è stato facile profeta di una bocciatura che, purtroppo, modifica il giudizio su questi anni di governo: arrivare alla fine di due mandati senza uno strumento urbanistico approvato deve far riflettere tutti.
nota stampa