A Napoli un tempo gli struffoli venivano preparati nei conventi, dalle suore dei vari ordini, e recati in dono a Natale alle famiglie nobili che si erano distinte per atti di carità. Sono un dolce Natalizio tipico napoletano che nel mese di dicembre spopola in ogni casa e pasticceria campana. Si tratta di piccole e morbide palline di impasto a base di farina, uova, zucchero, burro e liquore all’anice; prima fritte in abbondante olio, poi caramellate nel miele e condite con confettini colorati. Momento in cui, ancora caldi, vengono disposti in un piatto da portata e gli viene data la forma a piacere: piramide, ciambella, albero di natale, stella.. e infine decorati con frutta candita a scelta! Una bontà unica che ha origini antichissime.
Sembra che il nome “struffolo” derivi dal verbo “strofinare” che in realtà è il gesto che si compie quando si arrotola l’impasto per dargli a forma di cilindro prima di affettarlo in PEZZETTINI.
Ingredienti:
400 gr di farina ’00
3 uova medie
80 gr di burro fuso freddo
40 gr di zucchero
2 cucchiai di liquore all’anice oppure rum
buccia grattugiata di 1 arancia
buccia grattugiata di 1 limone
1 cucchiaino raso di lievito per dolci
1 pizzico di sale
1 litro di olio di arachidi
Per decorare
300 gr di miele
2 cucchiai di zucchero a velo vanigliato
confettini colorati
confetto cannellino (detti anche “diavolilli” confetti bianchi dalla forma allungata e gusto di cannella)
perline di zucchero color argento
frutta candita a scelta.
di Gemma Caruso