I futuri campioni figli di Acerra

Nel calcio non si vince da soli. Il calcio è fantasia, libertà, gioco, divertimento. Lui si lascia giocare divertendosi.MATTIA ROMANO, difensore centrale, nato a, maddaloni 21di febbraio nell’anno del Signore 2002, cresce nella scuola calcio NAPOLI SOCCER ACERRA.

A 10 anni entra nel settore giovanile del NAPOLI dove rimane 2 anni, subisce il primo infortunio e alla fine del secondo anno viene svincolato. Per gli addetti ai lavori, il ragazzo ha poca personalità. A 13 anni nonostante le richieste PESCARA – BENEVENTO e BOLOGNA, decide di rimettersi in gioco tornando in una scuola calcio di BRUSCIANO ASD – Vincenzo Riccio- ex calciatore. Quell’anno gioca 2 campionati per la stessa ASD categoria 2002 2001 vincendo campionato regionale con la sua stessa categoria calciando anche un rigore.Vince anche la COPPA CAMPANA categoria 2001.

Grazie alla Sua tenacia e caparbietà viene notato dai supervisori dello SPEZIA CALCIO che decidono di investire su questa giovane promessa. Il DS CLAUDIO VINAZZANI lo volleallo SPEZIA.Continua la crescita nel settore giovanile per tre anni e, a 16 anni, esordisce in primavera della famosa squadra.

L ‘anno successivo viene mandato in prestito in prima squadra campionato SERIE D con la NOCERINA alla corte del MISTER, anche Lui figlio acerrano, NELLO DI COSTANZO.Dopo un inizio un po timido a 17 anni esordisce in SERIE D da titolare (6 partite giocate), ci fu l’esonero del mister e con il nuovo arrivo venne additato come l’uomo di mister DI COSTANZO giocando poco.

Quest’anno essendo il suo anno da UNDER in SERIE D, insieme al suo procuratore FELICE PICCOLO ex calciatore, decide di riprendere l’esperienza.Va alla GELBISON VALLO della LUCANIA, parte subito bene disputando quasi tutte le gare da titolare, tranne qualcuna, dovute a vari infortuni. Ottimo rendimento suo e di altri ragazzi hanno portato la squadra nelle zone alte della classifica GIRONE I fino a prenotarsi un posto per giocarsi i PLAY – OFF.

Vincenzo M. Pulcrano

Autore dell'articolo: Vincenzo M. Pulcrano

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