Il Pappecio SALUTE: L’unghia incarnita

Comincia oggi una rubrica di medicina con una serie di articoli a firma di medici.

Generalità

Il disturbo popolarmente noto come “unghie incarnite” in termini medici è noto come onicocriptosi.

Tipica condizione spiacevole delle unghie dei piedi, l’onicocriptosi si verifica quando un angolo appuntito dell’unghia del piede penetra nella pelle provocando dolore, arrossamento ed infiammazione. Le dita più colpite sono gli alluci, anche se non è raro vedere onicocriptosi anche delle dita minori. Se non trattata fin dai primissimi sintomi, un’unghia incarnita può essere la miccia d’infezioni più o meno superficiali a carico dei piedi; nei casi più gravi, l’onicocriptosi può causare dolorosissimi ascessi tali da richiedere un intervento immediato del podologo.

Incidenza e Target

Tra le innumerevoli malattie delle unghie, l’onicocriptosi rappresenta indubbiamente una tra le più comuni.

Le unghie incarnite possono comparire a qualsiasi età, anche se tra bambini e adolescenti l’incidenza è maggiore.Il fenomeno è estremamente raro nei neonati, probabilmente perché le unghie non sono particolarmente spesse né troppo dure.

Cause e Fattori di Rischio

Il problema delle unghie incarnite compare ogniqualvolta il letto ungueale risulta troppo piccolo per sostenere la lamina dell’unghia, che a sua volta si spinge sempre più in profondità creando dolore ed infiammazione. Crescendo in modo anomalo, l’angolo appuntito del bordo esterno dell’unghia può perforare la pelle, fino a provocare infezione. A questo proposito, si sottolinea che il modo in cui si tagliano le unghie è estremamente importante: difatti, quando strappate o tagliate troppo corte e storte, le unghie tendono a ricrescere in modo anomalo o lateralmente, ponendo le basi per l’onicocriptosi. Il 90% dei casi di onicocriptosi deriva infatti da un errato taglio della lamina o da strappamento della stessa. Ad aggravare la situazione ed aumentare la probabilità di insorgenza del disturbo si aggiunge un’eccesiva curvatura della lamina o un’pertrofia dei tessuti periungueali.

Oltre alle cause sopradescritte, sono stati individuati altri importanti fattori di rischio, possibili responsabili delle unghie incarnite. La lunga lista dei fattori di rischio comprende:

Sintomi

Le unghie incarnite provocano sempre dolore, fastidio, arrossamento e gonfiore localizzato; nei casi più avanzati si assiste alla crescita di un granuloma, ovvero neoformazione di tessuto molto vascolarizzato che può sanguinare facilmente. L’infiammazione innescata dall’unghia incarnita provoca di riflesso un ispessimento della pelle in corrispondenza della lesione, inducendo ulteriore dolore e lesioni.

Il dolore provocato dall’unghia incarnita si accentua indossando calzature eccessivamente strette; talvolta, il fastidio prodotto è così grave che anche il semplice contatto dei calzini o del lenzuolo sul dito colpito può essere decisamente spiacevole.

Complicanze

Quando non trattata adeguatamente, un’unghia incarnita può innescare infezioni locali di varia entità. Progredendo, l’infezione procurata dall’unghia può poi diffondersi nei tessuti limitrofi fino a causare ascessi purulenti.

Soprattutto in caso di diabete, le complicanze derivate da un’unghia incarnita possono essere devastanti dato che la circolazione sanguigna è compromessa; pertanto, qualsiasi tipo di lesione a carico dei piedi (come, ad esempio, tagli, abrasioni, calli ed unghie incarnite) può provocare infezioni molto serie.

Quando le unghie incarnite causano ulcere aperte solitamente si raccomanda l’intervento di uno specialista in piede diabetico per minimizzare il rischio di lesioni ulcerative.

Cosa Fare

Quando ci si rende conto della presenza di un’unghia incarnita, anche se il disturbo sembrerebbe di lieve entità, il consulto di un podologo o di una persona competente in materia è sempre consigliato per minimizzare il rischio d’infezione o di altre complicanze..

In particolare, il ricorso al consiglio del medico è importante quando:

In linea di massima comunque, il consiglio è quello di non sottovalutare il problema e non attendere che il disturbo si risolva da sé; difatti, continuando a crescere, l’unghia potrebbe incarnirsi ulteriormente portando alla comparsa di complicazioni più o meno severe. Pertanto, si consiglia sempre di rivolgersi a personale competente in materia, al podologo o a figure sanitarie specializzate.

I rimedi fai da te sono sempre sconsigliati, a maggior ragione se vi è un’infezione in atto. Ad esempio, è fondamentale non utilizzare aghi od altri oggetti appuntiti per scoppiare eventuali vescichette ripiene di liquido, formatisi in prossimità dell’unghia incarnita; un simile comportamento, difatti, esporrebbe il paziente al rischio di nuove infezioni oltre che al rischio di lesionarsi più o meno gravemente il dito interessato.

Trattamento

TRATTAMENTO CONSERVATIVO. Consiste nel rimuovere la porzione laterale o mediale dell’unghia che si è incarnita. é un trattamento molto semplice che mira a liberare il margine incarnito dalla lamina che crea problemi. il trattamento viene effettuato senza anestesia, dura pochi minuti e, ad oggi, è la metodica piu veloce alla risoluzione del problema. Difatti in pochi giorni si assiste alla riduzione del gonfiore e alla totale scomparsa del dolore. Viene poi coadiuvato con l’applicazione di pomate antinfiammatorie, bendaggi e zaffatture del margine leso.

INTERVENTO CHIRURGICO. Si ricorre alla chirurgia solamente dopo che i trattamenti conservativi falliscono e si assiste a ripetute recidive dell’unghia incarnita. Esistono sia interventi di avulsione totale della lamina senza rimuovere la matrice, per permettere alla lamina di ricrescere, sia interventi di avulsione della lamina con matricectomia  per evitare che la lamina possa ricrescere e incarnirsi nuovamente. Gli interventi vengono fatti in anestesia locale, quindi in assenza di dolore. In passato si ricorreva spesso ad interventi più radicali, ma si assisteva spesso a tanti insuccessi. Difatti quando la lamina ungueale viene traumatizzata, dopo tende a crescere in maniera distrofica, ispessita, dando inizio a nuove problematiche. Per cui oggi si cerca sempre di salvaguardare la lamina, cercando di attuare trattamenti più conservativi. Negli ultimi anni sta prendendo sempre più spazio come trattamento di unghia incarnita, l’intervento di fenolizzazione della matrice. consiste nell’andare ad eliminare la porzione di lamina che si è incarnita, dopodichè si applica il fenolo che brucia la matrice in maniera parziale, non consentendo più la ricrescita.

PREVENZIONE. Indubbiamente, uno dei migliori modi per prevenire le unghie incarnite è tagliarle correttamente; più precisamente. È importante mantenere una certa lunghezza dell’unghia (evitare che l’unghia sia troppo corta).

Il taglio deve essere diritto evitando di tagliare le unghie in modo curvo, così facendo, si minimizza il rischio che queste si incarniscano. Altri comportamenti e accorgimenti utili consistono nell’ indossare calzature comode e non troppo strette e mantenere una corretta igiene personale lavando i piedi tutti i giorni, asciugandoli con cura e cambiando i calzini frequentemente. Questi accorgimenti, fra l’altro, sono fondamentali anche per prevenire eventuali infezioni in un già presente contesto di onicocriptosi. A tale scopo, si consiglia altresì di lasciare i piedi scoperti (senza calzini) durante la notte per favorire il mantenimento del piede asciutto.

GIOVANNI CORBIPodologo

www.podologocorbi.it

Autore dell'articolo: Giovanni Corbi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *