È di ieri la notizia che sta facendo esultare tutte le associazioni ambientaliste italiane: il TAR del Lazio ha annullato il decreto attuativo dell’art. 35 dello Sbloccaitalia perché contrario al diritto dell’Unione Europea. Una sentenza che mette la parola fine agli 8 nuovi inceneritori voluti dal governo Renzi e l’aumento di due milioni di rifiuti nei 42 impianti già esistenti.
Nel giudizio l’associazione“Movimento Legge Rifiuti Zero per l’Economia Circolare“, difesi dall’avvocato Ciervo e presieduta da Massimo Piras, promotore anche della battaglia Game Over SbloccaItalia e il comitato donne 29 agosto di Acerra e l’associazione mamme per la salute e l’ambiente di Venafro, entrambi difesi dall’avvocato Carmela Auriemma.
Proprio quest’ultima intervenendo sui suoi profili social dichiara “questa vittoria nasce da lontano. Ho sempre sostenuto che la strada per contrastare questi impianti è quella del diritto europeo e non quella del diritto nazionale. Queste tesi di contrarietà al diritto dell’Unione Europea sono state sostenute dall’Associazione Mamme di Venafro, da me rappresentata, nel giudizio instaurato da un colosso francese per ottenere un aumento del quantitativo di rifiuti che attualmente brucia nell’impianto di Pozzilli”.
A congratularsi con l’avvocato Auriemma, oltre ai cittadini e alle associazioni locali, interviene anche il M5S in tutte le sue declinazioni, dall’ex sottosegretario all’ambiente Salvatore Micillo, Giampiero Trizzino membro del team ambiente dello stesso fino alla consigliera regionale Valeria Ciarambino che scrive “Carmela Auriemma è un giovane e valente avvocato, consigliera comunale di Acerra del Movimento 5 Stelle e una mia amica. Una donna forte che da sempre porta avanti con straordinaria caparbietà le nostre battaglie ambientaliste nell’interesse dei cittadini della Campania”.
Proprio quest’ultima ci tiene a specificare il ruolo della politica in questo risultato “La battaglia vinta al Tar Roma è una battaglia dei comitati e delle associazioni, in primis del Movimento Legge Rifiuti Zero per l’Economia circolare che con il suo Presidente Massimo Piras ha promosso l’azione legale costruendo un gruppo di lavoro, fornendo lui stesso indicazioni tecniche e coordinando le attività con grande impegno, coinvolgendo anche i comitati di Acerra e di Venafro che hanno collaborando insieme fin dal primo momento, presenziando alle numerose udienze al TAR Roma e in Corte di Giustizia Europea. Nessun cappello politico, nessuna forza politica ci ha aiutato, è giusto ribadirlo per il rispetto di chi si è speso e del lavoro degli altri” aggiungendo “Io mi auguro che il Movimento 5 stelle possa ora attivarsi affinché il governo riscriva l’art. 35 dello Sbloccaitalia, convocando le associazioni ricorrenti e i comitati che sono intervenuti nel giudizio”.
Michele Paolella