Acerra: Strisce blu ai tempi del coronavirus.

Anche durante questa durissima emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid-19 la sosta a pagamento non smette di alimentare polemiche. Attraverso video e lamentele via social molti cittadini  si sono dichiarati esterefatti dal comportamento degli agenti della Polizia Municipale  di Acerra che, senza alcun buon senso o tolleranza, stanno elevando sanzioni ai proprietari delle auto ferme all’interno delle strisce blu perchè non hanno esposto il famigerato “grattino”. I Consiglieri Comunali Auriemma, Catapane e Zito hanno protocollato un’istanza indirizzata al Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale e al Dirigente p.t della Polizia Municipale nella quale ,sostanzialmente, chiedono la sospensione del pagamento delle strisce blu come avvenuto in altre città italiane e l’annullamento delle  sanzioni erogate sino ad oggi al fine di non aggravare ulteriormente le condizioni economiche delle famiglie acerrane, famiglie obbligate a restare a casa . Di conseguenza, si afferma nella nota, è venuto temporaneamente meno uno dei motivi fondanti delle strisce blu: regolare la sosta selvaggia nei centri della città. A titolo informativo ricordiamo ai cittadini che, come si evince dallo schema di rendiconto della gestione, nell’anno 2019 sono stati accertai 2 mln di euro di proventi contravvenzionali. Al netto delle somme accantonate al Fondo Crediti dubbia esigibilità, l’Ente Comune ha in bilancio una disponibilità di 494.985,93 Euro. La legge stabilisce che il 50% degli accertamenti di entrata netta deve essere destinato ad alcuni capitoli di spesa quali le spese diverse per mobilità e circolazione stradale e per sicurezza urbana e stradale (  122.492,96 ), le spese anticipate per custodia veicoli in fermo amministrativo e sequestro giudiziale (35.000,00),le spese per collegamenti telematici- comando Polizia Municipale (10.000,00), le spese per il vestiario del personale della P.M. (30.000,00) e in ultimo le spese assistenziali e previdenziali della P.M, ( 50.000,00 ).

di Massimiliano Messina

Autore dell'articolo: Massimiliano Messina

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