Adesso che succede?

Appena quindici giorni fa era impensabile la situazione che ci troviamo a vivere. Almeno al SUD. Il rapido susseguirsi di eventi che ha portato a una migrazione dal settentrione del paese ha portato a dover dichiarare l’Italia “Zona Protetta”.

Cosa che si sta portando a dover modificare le nostre abitudini, il nostro stile di vita. Questo inevitabilmente colpisce anche l’attività di questo giornale. Sia per quanto concerne la distribuzione che il racconto di notizie.

Quindi riunitasi digitalmente la redazione bisognava decidere cosa fare.

Il dovere d’informazione puntuale, che in questi anni ci ha accompagnato, sia grazie al contributo dell’associazione Terra Mia Onlus, degli sponsor, ma soprattutto dei lettori ci ha fatto prendere la decisione non solo di continuare, ovviamente cambiando le modalità d’impostazione del modo di comunicare, ma d implementare la nostra offerta, il nostro dovere, tramite i mezzi multimediali.

Finché sarà possibile, continuerà ad uscire il supporto cartaceo, benché la distribuzione subirà delle variazioni viste le categorie di attività chiuse. Come sempre uscirà anche pubblicato online, immediatamente senza subire la procrastinazione temporale solita.

I canali social saranno utilizzati non solo per una diffusione della “nostra produzione” di notizie, ma anche come un agglomeratore delle medesime in modo d garantire agli Acerrani un rapido accesso alle medesime.

Questo non significa che mancherà il consueto approfondimento culturale e storico sulla città, anzi. Il dover per forza di cosa stare in casa ci spinge a dare di più sotto questo puto di vista. Di ogni necessità bisogna farne virtù, e questo sarà il nostro obiettivo, il nostro servizio.

Michele Paolella

Autore dell'articolo: Michele Paolella

Michele Paolella è un giornalista, scrittore e blogger napoletano nato a Maddaloni (CE) nel 1994. Iscritto alla facoltà di Giurisprudenza alla Parthenope di Napoli dopo aver conseguito la maturità classica all'Alfonso Maria de'Liguori. Da aprile 2018 è Direttore Editoriale de Il Pappecio - l'Osservatore Acerrano.

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