“Un 2019 all’insegna della Mal’aria per 9 città campane che restano intrappolate sotto la cappa grigia dello smog con rischi per la salute delle persone” così si apre il report 2019 promosso da Legambiente sulla qualità dell’aria in regione.
Purtroppo anche quest’anno è presente Acerra con 64 sforamenti di PM10. Una situazione leggermente migliore del 2018 dove i giorni erano stati 73, ma comunque al di sopra della soglia massima di 35 giorni prevista dalla normativa nazionale.
Anche quest’anno la presidente di Legambiente Mariateresa Imparato commentando i dati ha sottolineato l’importanza di misure radicali “Come ribadiamo da anni non servono misure sporadiche, ma è urgente mettere in atto interventi strutturali e azioni ad hoc sia a livello nazionale che locale per liberare le città dalla cappa dello smog”, un invito alla politica nazionale che puntualmente resta inevaso.
Purtroppo l’inizio del nuovo anno si è presentato in continuità col precedente, anzi, gli sforamenti dei primi giorni di gennaio hanno proposto una situazione se possibile ancor più drammatica con ben 8 sforamenti nei primi 12 giorni, oltre a 3 giorni (5, 6, 7 gennaio)che risultano sul sito ARPAC “non valutabili”.
Sulla questione della qualità dell’aria, l’ultimo Consiglio Comunale del 2019 era stato animato dalla consigliera Auriemma che aveva chiesto negli emendamenti al bilancio di dedicare una parte delle risorse economiche a uno studio sulle cause dell’inquinamento cittadino, emendamento puntualmente bocciato dalla maggioranza cittadina che ha causato non poche polemiche tra gli ambientalisti.
Mi.Pa.