Pulcinella non si definisce. Si sono tentate molte definizioni di lui, ma nessuna sembra soddisfacente. Ma perché non si definisce Pulcinella? Forse per la sottigliezza psicologica del personaggio?
La ragione dell’impossibilità di definirlo è molto semplice: Pulcinella non designa un particolare personaggio artistico, ma una collezione di personaggi legati tra loro soltanto da un nome e, fino ad un certo punto, da una certa maschera nera, un camiciotto bianco, da un berrettone a punta. E’ questa radicale impossibilità che rende nulle tutte le definizioni. Pulcinella rappresenta il popolano sciocco ed ozioso.
Questa fu una definizione del maestro Francesco De Sanctis durante il corso di una sua lezione. Le critiche vennero giù taglienti.
Le obiezioni si affollarono: deve essere Pulcinella necessariamente un popolano? E perché sciocco? Pulcinella non è spesso un furbo che conosce ed adopera molto bene le arti della vita? E perché ozioso?
Lo stesso De Sanctis, successivamente, evitò di ripetere la sua definizione e notò gli errori in cui cade quando nel darle la definizione o si identifica Pulcinella con la comicità in generale, oppure si fa di Pulcinella la figura e il simbolo di un’altra cosa.
Molte definizioni in seguito del Pulcinella sono riuscite “ pulcinellesche”. Pulcinella è la nostra maschera, piena di umanità, il nostro caro concittadino, che non rappresenta la caricatura del personaggio napoletano, rappresenta invece caratteri umani, un osservatore accurato ed equilibrato del popolo, non prendendo niente sul serio, ma divertendosi di tutto.
Vincenzo M. Pulcrano