Asseriva Erodoto “la fretta genera l’errore in ogni cosa”. Non è dato sapere se un mese sia poco o tanto per un’ordinanza dirigenziale, ognuno ha i suoi tempi, e se per costruire la Sagrada Familia non sono bastati cent’anni, che colpa ne hanno al Comune di Acerra se in “solo” un mese non esce questa rivoluzione sulla sosta tanto annunciata.
Infatti, il 23 ottobre con l’ordinanza 42 venivano annunciate le nuove tariffe, col piccolo dettaglio della mancanza della data d’inizio. Vabbè tanto prima o poi doveva arrivare.
Non solo. Chi ha redatto l’ordinanza, o per un refuso o per incapacità, annunciava che la prima frazione di 30 minuti sarebbe costata 0,30 centesimi con un aumento di 0,10 centesimi ogni frazione successiva. Un difetto nello scritto che non si sarebbe ritrovato nei dispostivi elettronici distribuiti sul territorio, ma avendo gli stessi una “ragion d’essere” dall’ordinanza poteva portare ad eventuali ricorsi.
Tali errori sono stati sanati poi sette giorni dopo con l’ordinanza 47 che annuncia sia l’immediata entrata in vigore, sia la correzione delle tariffe.
I nuovi costi così ripartiti se si configurano come un risparmio sulle arterie principali, rappresentano un incremento nelle secondarie laddove la tariffa era di 0,50 centesimi orari.
Altra questione che si è sollevata riguarda i costi di gestione di EasyPark. Ogni Comune può raggiungere un accordo con l’applicazione della commissione per la gestione della sosta accolandosi i costi, dividendoli o mettendoli tutti a carico dell’utente della strada. Ad Acerra il costo sembra essere di 0,29 centesimi, mentre a Pomigliano, Battipaglia o Caserta 0,19 mentre a Milano, Reggio Calabria o Roma è addirittura nullo.
Mi.Pa.