La tematica ambientale ad Acerra e nel mondo persiste nel voler attirare perennemente l’attenzione di tutti. Non sono mancati gli avvenimenti in questi ultimi mesi e soprattutto non è migliorata la situazione in generale. I problemi legati all’ambiente sono causati dall’uomo e chi, se non quest’ultimo, dovrebbe attivarsi per far si che la nostra terra non diventi un luogo invivibile?
Gli incendi che devastano intere aree verdi, la plastica che diventa sempre di più un pericolo per i mari e le innumerevoli forme di energia non rinnovabili attive non fanno altro che peggiorare la situazione e non c’è più tempo da perdere. In Italia, precisamente nella nostra area locale, i problemi dovuti all’inquinamento dell’aria e del nostro suolo continuano ad essere i protagonisti assoluti in negativo.
I roghi continuano ad esserci, la mondezza rimane sottoterra e l’inceneritore continua a bruciare rifiuti caricati da ogni parte d’Italia. Proprio l’inceneritore, che ha visto chiudersi una linea della propria struttura, ha fatto discutere non poco gli interessati. Lo stop era stato programmato già da alcuni mesi dall’A2A a causa dell’impellente necessità di dare il via alla manutenzione della turbina della struttura. Poche sono le novità dal punto di vista governativo. Con l’avvento del nuovo governo “giallorosso”, il ministro Costa è rimasto in carica in modo da poter portare avanti il programma progettato per rendere il nostro paese più verde e pulito.
Se tale programma esiste, c’è da ammettere che si è in ritardo visto che nonostante il decreto firmato lo scorso anno per potenziare i controlli nelle aree soggette a roghi e incendi, si continua con tutta quella serie di azioni che portano a danneggiare la nostra terra. Stesso il ministro ha dichiarato di voler presentare un nuovo provvedimento governativo. Tale testo comprende campagne informative nelle scuole, un commissario unico per le discariche abusive e anche una commissione interministeriale per il contrasto ai cambiamenti climatici e la qualità dell’aria. Passi in avanti per quanto riguarda la lotta alla terra dei fuochi, ma queste iniziative sono poco invasive e non permettono la risoluzione, seppur parziale, di un problema dilagante e che condiziona le nostre vite.
Nei prossimi mesi dovrebbe esserci anche il taglio graduale dei sussidi ambientali dannosi, che dovrebbe fruttare 17 miliardi di euro. In tutto questo la reazione dei cittadini non si fa attendere. Oltre alle manifestazioni internazionali contro i cambiamenti climatici, Acerra ancora una volta ha alzato la voce dando vita ad un corteo che come sempre, dovrebbe servire per sensibilizzare le persone e convincerle del fatto che si tratta di una causa che tocca tutti, ma gli effetti sperati sono al di sotto delle aspettative, riuscendo a non intimidire chi avrebbe la facoltà di attivarsi, affinché le cose migliorino per il bene della collettività.
Christian Gargiulo